Il Labour party ha esteso a tempo indeterminato, in attesa della conclusione di un’indagine interna, la sospensione dalle sue file di Ken Livingstone, «Ken il rosso», accusato di antisemitismo per aver pubblicamente sostenuto che Adolf Hitler in una prima fase della sua ascesa avesse appoggiato il sionismo. L’ex sindaco di Londra non si è mai scusato.

Contro un suo possibile reintegro nel Labour si sono schierati gli attivisti del Movimento ebraico laburista, tra cui la deputata Luciana Berger. Mentre i vertici della comunità ebraica britannica parlano di atto «dovuto da tempo» e  sollecitano «l’espulsione» definitiva di Livingstone.

La vicenda, che risale al 2016, aveva fatto muovere severe critiche nei confronti del leader Jeremy Corbyn, suo storico compagno di lotte filo-palestinesi nella sinistra interna.