Il presidente Joe Biden e la Casa bianca continuano a non ascoltare le pressioni dei liberal-democratici che chiedono una condanna più forte delle azioni di Israele. Biden ha affermato di non aver rilevato «una risposta sproporzionata da parte di Israele agli attacchi missilistici di Hamas» e più tardi l’addetta stampa Jen Psaki ha rifiutato di dire chiaramente se Biden, in una telefonata con il premier israeliano Netanyahu, abbia condannato il numero di vittime civili palestinesi.

«Dal nostro punto di vista, gli attacchi di Hamas ai quartieri civili non sono autodifesa, il presidente lo avrà certamente ribadito, ma avrà anche ribadito la necessità di muoversi per la descalation», ha detto, o più che altro ipotizzato, Psaki.

Dietro le quinte, i funzionari sono più energici con le loro controparti israeliane, inclusa la condanna dello sgombero dei palestinesi dalle loro case a Gerusalemme Est, ma la risposta di Biden riflette la storica posizione Usa abbracciata tanto dai repubblicani che dai democratici, per cui Israele ha il diritto di difendersi da Hamas, che gli Usaconsiderano un’organizzazione terroristica.

Il partito democratico, però, non è più un corpo omogeneo e centrista e la deputata socialista Ilhan Omar, rispondendo alla telefonata di Biden con Netanyahu, ha detto che è lontana dall’essere una risposta sufficiente.

«Nessuna menzione di Sheikh Jarrah. Nessuna menzione del raid di al-Aqsa – ha detto Omar riferendosi alle mosse recenti a Gerusalemme, compresi gli sgomberi programmati – Nessuna menzione dei 13 bambini innocenti uccisi in attacchi aerei. Nessuna menzione dell’occupazione in corso di milioni in una prigione a cielo aperto. Così non stai dando la priorità ai diritti umani: ti stai schierando con un’occupazione oppressiva».