Il governo mozambicano ha già chiesto agli Stati uniti di aumentare il suo impegno a sostegno dell’esercito di Maputo (armi, logistica e addestramento); il Portogallo ha annunciato l’invio di una missione militare nell’ex colonia da utilizzare «secondo le necessità identificate dalle autorità mozambicane»; anche il confinante Sudafrica schiererà un contingente nella regione di Cabo Delgado per constrastare il gruppo jihadista «Ansar al Sunna al Shabaab» e aiutare le forze mozambicane a realizzare quanto finora non è stato fatto: proteggere i civili.

La situazione esplosa con la presa della città di Palma, nel nord del Paese, territorio oggetto di un maxi investimento dell’industria petrolifera occidentale, agita anche la commissione dell’Unione africana, che ha chiesto ieri «un’azione regionale e internazionale urgente e coordinata per affrontare questa nuova minaccia alla sicurezza comune».