La spunta al primo turno Sooronbai Jeenbekov, ex premier e candidato del Partito socialdemocratico alle elezioni presidenziali in Kirghizistan, con il 54% delle preferenze. Alle urne è andato il 56% dei circa 3 milioni di aventi diritto. L’Ocse segnala che c’è stato qualche problema con il sistema biometrico, ma nel complesso la democrazia dell’ex repubblica sovietica ha dato prova di funzionare come non accade in nessun altro paese dell’area centroasiatica. Secondo classificato il leader di Respublika-Ata-Jurt (Repubblica-Patria) Omurbek Babanov, staccato di oltre un milione di voti. Jeenbekov subentra a Almazbek Atambayev, esponente anche lui socialdemocratico.