La scintilla scattò fra gli Anni Sessanta e Settanta, l’età d’oro dei pocket nerissimi nati sulla scia del Diabolik delle sorelle Giussani e della rivoluzione sessuale. Frullando insieme i due concetti, Renzo Barbieri e Giorgio Cavedon crearono la terza via degli horror sexy, ironici e porcelloni. Fra i cultori, anche Luca Montagliani, che a partire da quest’estate 2018 ridà vita cartacea a Jacula, Yra, Zora e altre «Bad Girls». «Mi sono formato culturalmente in quegli anni il cui valore è immenso: il fumetto, il cinema, la letteratura, la musica, il design… un’eccellenza artistica che ha fatto grande l’Italia in tutto il mondo», spiega lo sceneggiatore e editor classe 1971.

Rendere attuali personaggi universali, esiliati dalle scene dall’home video e dal porno on line è venuto naturale. Sottolinea Montagliani: «L’obiettivo è quello di ricreare le atmosfere peculiari di ogni personaggio stando ben attenti a non snaturarne il carattere. Giusto qualche licenza nella gabbia a due vignette per pagina, che abbiamo movimentato un poco». Partita da un crowdfunding, a oggi l’iniziativa conta sette pocket. Ma è solo l’inizio. «Vintagerotika è una piccola enciclopedia composta da monografie dedicate a testate entrate nell’immaginario del nostro Paese. Ogni albo, oltre a una storia a fumetti, contiene anche un saggio sul personaggio, la cronologia degli episodi, la sceneggiatura originale e lo sketchbook dell’autore». Le protagoniste del fumetto sexy d’epoca avevano potuto contare su segni e disegni di pezzi da novanta del fumetto: Magnus, Manara, Frollo, Tacconi, Angiolini e moltri altri ancora. Ma anche oggi, non si scherza.

Luca Montagliani

«Ci onorano della loro arte Emanuele Taglietti e Nestore Del Boccio. Emanuele è un Maestro del Sex & Horror. Per noi ha dipinto la copertina di Ulula che ha dato il via al crowdfunding risvegliando «quel sottile piacere» tra gli appassionati. Sue saranno anche le prossime copertine di Belzeba, Wallestein e della miniserie Zora la vampira (scritta da me e Steve Sylvester, leader dei Death SS, sceneggiata da Stefano Fantelli per i disegni di Alessio Fortunato), attualmente in produzione. Nestore Del Boccio ha all’attivo decine di pocket erotici e non solo, è un pittore di respiro europeo. Ha disegnato, su testi del curatore e sceneggiatore di Zagor Moreno Burattini, una Cimiteria sanguigna e futurista di cui siamo particolarmente orgogliosi. Un altro veterano è al lavoro su Wallestein, William Bondi, che esordi proprio su quella testata».

Senza dimenticare Fabio Celoni, una colonna Disney (!) e Bonelli, Emiliano Pagani, storico collaboratore de «Il Vernacoliere», o Alessio Orlandelli alias Alex Horley, fra gli artisti italiani più noti a livello internazionale. Fumetti in vendita on line sul sito Annexia (www.lacadelavega.wixsite.com/annexia), con un’ampia vetrina dedicata alle prossime stagioni. E accanto alle imminenti Sukia, Belzeba, Maghella e Biancaneve, una eroina nuova di Zecca, Suspiria, omonima della pellicola di Dario Argento e dell’imminente remake di Luca Guadagnino. «Suspiria è la versione matura e colta dei pocket erotici, una rilettura anarcoide-esistenzialista. Avrà ben tre uscite nel 2019: il numero zero di presentazione (scritto e disegnato da me), il numero uno con una lunga storia disegnata da Andrea Bulgarelli, e il numero meno uno dipinta da Alex Horley. Stiamo studiando una seconda testata inedita, ’sorellastra’ della storica Oltretomba, dal titolo Sepulcrum, che vedrà debuttare autori esordienti».

Intanto, Montagliani prosegue la sua avventura in sintonia con le sue passioni, lontano da un’Italia in cui capita che i fumetti siano considerati una lettura deficiente e le famiglie arcobaleno una stortura. «Vivo a Valencia, in Spagna, una nazione dove la gente non si straccia le vesti se qualcuno ama una persona dello stesso sesso, a scuola si insegna il valore della diversità e di sparare ad un gitano che rovista nella spazzatura non passa neanche per l’anticamera del cervello. Io sono e resto italiano, anarchico, ipersessuale e cerco di celebrare la meravigliosa cultura popolare del mio Paese con i miei piccoli giornalini di donne nude».