uasi la metà dei contribuenti italiani dichiara un reddito sotto i 15.000 euro, ma ce se sono addirittura più di 10 milioni incapienti, talmente poveri da essere esentati dal pagamento delle tasse. Dall’altra parte 35mila persone, pari allo 0,1 per cento del totale dei contribuenti italiani, che dichiara un reddito complessivo di 300.000 euro.
Il fisco squarcia il velo sulle dichiarazioni delle persone fisiche presentate solo pochi mesi fa, nel 2017. Ne esce lo spaccato di una società polarizzata. Il reddito medio dichiarato cresce in un anno dell’1,2 per cento a 20.940 euro. Andare all’estero, poi, sembra fruttare bene, visto che il rimpatrio dei ”cervelli”, favorito da agevolazioni fiscali, mostra che al rientro in Italia i redditi dichiarati superano mediamente 7 volte quelli dei lavoratori dipendenti. Rimane poi un discreto divario di reddito tra le diverse aree del Paese, con Lombardia e Calabria ai due estremi opposti della classifica con redditi che arrivano addirittura a distanziarsi di 10mila euro.
I redditi da lavoro dipendente e da pensione sono circa l’82 per cento del reddito complessivo dichiarato; il reddito da pensione circa il 30 per cento del totale. I lavoratori autonomi mostrano il reddito medio più elevato (41.740 euro), mentre il reddito medio dichiarato dagli imprenditori (titolari di ditte individuali) è molto più basso – pari a 21.080 euro – sebbene per la prima volta superano, anche se di poco, quello dei lavoratori dipendenti che si ferma a 20.680 euro. La media dei pensionati invece dichiara 17.170 euro.
Per quanto riguarda le classi di reddito, il 45 per cento dei contribuenti, che dichiara solo il 4,2 per cento dell’Irpef totale, si colloca nella fascia di reddito complessivo fino a 15mila euro. In quella tra i 15mila e i 50mila rientra la metà dei contribuenti, che versa il 57 per cento dell’Irpef totale, mentre solo il 5,3 per cento dei contribuenti dichiara più di 50mila euro, versando il 39 per cento dell’Irpef totale. Rispetto all’anno precedente, aumenta il numero dei soggetti che dichiarano più di 50mila euro: più 38mila persone.
Oltre 1,7 milioni di soggetti hanno poi dovuto restituire integralmente o parzialmente il bonus degli 80 euro ricevuto per un importo di circa 480 milioni di euro. Ben 412mila contribuenti diventati incapienti – reddito sotto gli 8mila euro annui – hanno dovuto restituire quasi 90 milioni di reddito.