Quando sembrava che il serbatoio di sorprese e di medaglie cominciasse a svuotarsi, ecco che riprende a correre il contatore dei podi azzurri: nella giornata di ieri è arrivato uno straordinario oro, il settimo per l’Italia, dalla 20km di marcia, disciplina non nuova a gioie olimpiche per noi, con Massimo Stano che ha dedicato a moglie e figli il bel risultato.

L’ARGENTO di giornata arriva dalla canoa, specialità K1 200: Manfredi Rizza, trentenne di Pavia, ha strappato un secondo posto a sorpresa, arrendendosi solo all’ungherese Sandor Totka: medaglia d’oro assegnata al fotofinish, con il magiaro che ha preceduto Rizza di soli 45 millesimi di secondo.

ELIA VIVIANI
 ha vinto la medaglia di bronzo nell’omnium, la stessa specialità del ciclismo su pista in cui aveva vinto l’oro a Rio de Janeiro nel 2016. Un risultato comunque eccellente in un torneo pieno di ottimi atleti. Secondo grande risultato  nelle due ruote veloci, dopo il trionfo di due giorni fa nell’inseguimento a squadre. Anche Viviani, come Ganna e compagni, era partito male, e ha poi recuperato nell’ultima delle quattro prove che compongono l’omnium: lo scratch, la tempo race, la corsa a eliminazione e la corsa a punti.

CHIUDONO la bella giornata olimpica per i nostri colori altri due bronzi di: Gregorio Paltrinieri (nella 10km di fondo, seconda medaglia per il campione di Carpi dopo l’argento negli 8000 metri in vasca. Greg si afferma come uno dei più vincenti nuotatori della storia del nuoto italiano alle olimpiadi, disciplina nella quale solo Massimiliano Rosolino può vantare più medaglie di lui, quattro contro le tre di Paltrinieri); Viviana Bottaro, karateka genovese, prima medaglia in questa disciplina per l’Italia. Col medagliere siamo a 35: una meno del massimo storico, le 36 di Roma 1960 e Atlanta 1996. Record a un passo.