È a Milano il primo appuntamento italiano per la Giornata globale di azione per il clima, in programma in tutto il mondo oggi, 19 marzo. Alle 9.30 è in programma un bike strike, con partenza in Largo Cairoli e arrivo in Piazza del Duomo. Mezz’ora dopo, a Bologna, lo sciopero in bicicletta parte dai Prati di Caprara, la foresta urbano nata all’interno di un’area del Demanio militare che i cittadini vorrebbero trasformare in un parco. Presidi e cartelloni sono previsti anche in altre piazze, in tutta Italia: da Torino a Napoli, da Cagliari (flash mob alle 16 in piazza Amendola) a Firenze, da Gorizia a Catanzaro.

LO SLOGAN SCELTO da Fridays For Future è «Basta False Promesse»: politici e grandi aziende inquinanti non possono fissare obiettivi di riduzione delle emissioni da raggiungere tra 20 o 30 anni, perché – come spiega la scienza – è un futuro troppo lontano per contrastare la crisi climatica. «Abbiamo bisogno di azioni immediate e concrete in linea con il principio di giustizia climatica – spiega un comunicato del movimento – e dobbiamo agire già ora perché abbiamo poco meno di 7 anni per invertire la rotta». A partire, in Italia, dalla definizione sull’utilizzo dei fondi del Next Generation Eu da investire in politiche per azzerare le emissioni di gas serra, la causa della crisi climatica.

«SONO PASSATI DUE ANNI dal primo sciopero per il clima e più di cinque dalla firma degli Accordi di Parigi: ci è stato detto che stiamo facendo il massimo contro i cambiamenti climatici, ma non è cambiato nulla. Ci stiamo continuando ad illudere, ma non vedo passi in avanti: non stiamo mantenendo gli impegni presi a Parigi. Eppure, a questo punto, è anche una questione di egoismo: dobbiamo darci da fare perché rischiamo l’estinzione del genere umano» spiega al manifesto Lavinia Lovino, 14 anni, liceale e attivista del gruppo locale di Roma di Fff.

È la più giovane tra i sei portavoce eletti nei giorni scorsi dal movimento in vista del Global day of Climate Action di oggi. Due anni fa, nel marzo del 2019, nell’ambito di un progetto Lavinia ha partecipato come delegata ai lavori dalla Commissione per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, aprendo lo sguardo sui temi ambientali. A partire da quel momento, ha iniziato il suo impegno dentro Fridays For Future, che l’ha portata tra i sei portavoce, scelti per «amplificare» la voce dei milioni di ragazzi scesi in piazza. Si tratta di 4 ragazze (oltre a Lavinia, Laura Vallaro, Michela Spina e Martina Comparelli) e due ragazzi Giovanni Mori e Filippo Sotgiu). «Un gruppo variegato che rappresenta la diversità e le voci di tutto il movimento» spiega FFF Italia.

VALLARO, 20 ANNI, attivista di Chieri (Torino), è una studentessa di Scienze Forestali. Spina, 23 anni, del gruppo locale di Napoli, studentessa in Medicina Veterinaria. Sotgiu, 20 anni, nato a Olbia, attivista a Roma dove è studente di Matematica. Comparelli, 27 anni, appartenente al gruppo locale di Milano, è laureata con master in sviluppo internazionale, si sta specializzando in «Cambiamento climatico e Salute».

MORI, 27 ANNI, membro del gruppo locale di Brescia, è Ingegnere ambientale ed energetico. Racconta: «Ho incrociato FFF nel 2018, in Svizzera, dove lavoravo alla mia tesi di laurea sulle tecnologie per la riduzione delle emissioni. In casa sono cresciuto a pane e ambientalismo. Vedendo questi ragazzi delle scuole medie in piazza mi sono reso conto che il nostro lavoro non era sufficiente, perché il messaggio non “arrivava”. Ho una duplice anima: sono un attivista e questo mi spinge a chiedere quello che “non si può chiedere”, ma anche un ingegnere, che sa che le soluzioni esistono, però non vengono applicate».

Per quanto riguarda Next Generation EU, spiega Mori, questo significa che «non possiamo tirar fuori vecchi progetti che erano nel cassetto, perché dobbiamo realizzare qualcosa che serva davvero a disegnare cose per le nuove generazioni, perché rispondere alla crisi climatica permette di rispondere anche a quella economica, garantire a giovani e giovanissimi il diritto di abitare e vivere il Paese».

SPINA, CHE STUDIA veterinaria, apre lo sguardo su un altro «campo dolente», quello degli allevamenti e delle trasformazioni ambientali legati alla produzione di cereali per l’alimentazione animale: «Non è una questione di scelte dei consumatori, ma di azione politica. Anche se i passi che può fare ognuno di noi sono importanti è a livello legislativo e di accordi internazionali che ci si deve muovere. Se il Brasile, e in generale l’America del Sud, ha problemi di deforestazione legati alla filiera della carne che amplificano gli effetti dei cambiamenti climatici, io dovrei intervenire sugli accordi che regolano gli scambi con quei Paesi». Quello di Fridays For Future è, insomma, un approccio globale, quello della «giustizia climatica».

OLTRE ALLE PIAZZE REALI (l’elenco completo a questo link https://fridaysforfutureitalia.it/mappa/) la Giornata globale di azione per il clima prevede anche azioni digitali, su piazze virtuali. Dalle ore 11.15 alle h.12.00 è in programma, ad esempio, un incontro online in diretta sul canale Youtube di FridaysForFuture Forlì con la partecipazione dell’attore teatrale Roberto Mercadini e Vincenzo Balzani, professore emerito dell’Università di Bologna, scienziato e divulgatore di fama mondiale. Dalle ore 18.30, invece, si terrà un’azione online in tutta Italia: una videochiamata su Zoom con musica, discorsi e un’enorme social bombing. Tutte le info su fridaysforfutureitalia.it