Il governo e il Pd hanno bloccato il lungo, e tormentato, processo di stabilizzazione di 350 ricercatori precari dell’Istat, coloro che lavorano da anni alla realizzazione delle statistiche sull’economia e la società italiana. La protesta ieri è stata clamorosa. I precari hanno interrotto la presentazione dei dati su crescita e occupazione nella sala stampa dell’istituto:

L'occupazione della sala stampa Istat dei ricercatori precari
L’occupazione della sala stampa Istat dei ricercatori precari

«Al continuo rinvio di soluzioni capaci di risolvere il problema del precariato nel mondo della ricerca – sostengono i ricercatori – corrisponde un inasprimento delle forme di mobilitazione e il peggioramento delle modalità con cui l‘Istat comunica i suoi dati: dalla sospensione dei briefing alla presenza dei giornalisti, passando per i briefing telefonici, fino ad arrivare al paradosso di un comunicato inviato da una posizione esterna all’Istituto». In coincidenza con la discussione della manovra finanziaria la vertenza dei precari Istat è tornata a farsi caldissima. Nelle ultime settimane sono state organizzate due azioni di protesta per chiedere la definitiva stabilizzazione del posto di lavoro. Il 20 novembre un presidio a Montecitorio e due giornate di mobilitazioni. Ieri l’occupazione della sala stampa.