L’Italia è sempre meno un paese di partite Iva. L’Istat stima che siano calate di 642 mila, oltre uno su dieci: tra il secondo trimestre 2008 e il secondo trimestre 2017 la riduzione è del 10,7% fino a quota 5,3 milioni. Il calo, nell’arco dei 9 anni della crisi, raggiunge il 42,4% per i collaboratori. L’unica categoria in contro tendenza è quella dei liberi professionisti, cresciuti del 26%. La diminuzione degli autonomi «avvicina l’Italia al dato medio europeo», osserva l’Istat: il 15,7% contro il 23,2%. La maggioranza degli indipendenti sono, però, autonomi «puri» senza dipendenti (3 milioni 314 mila) e lavoratori parzialmente autonomi (338 mila). Questi ultimi, caratterizzati di solito da un unico committente, appaiono come l’anello debole visto che 1 su 4 ritiene «probabile» perdere il lavoro entro 6 mesi. Il 29,2% lo è perché non ha trovato un lavoro da dipendente e l’8,9% lo è diventato per richiesta del datore.