Entrate nel loro quinto giorno, le proteste iraniane restano un fenomeno imperscrutabile, quantomeno per la varietà di slogan e domande che le piazze in subbuglio hanno confezionato, mescolando la frustrazione di una classe lavoratrice tradita alla nostalgia confusa e grottesca per lo Shah, rovesciato nel 1979 dalla rivoluzione che portò a instaurare la repubblica islamica. Con 20 manifestanti uccisi molto probabilmente dalla polizia, nonostante i toni conciliativi di Rohani, il regime ha di fatto già mostrato quanto lo slancio verso un cambiamento reclamato dalla storia (e più volte interpretato e assecondato dalla stessa élite del regime) sia ancor più spesso...