Ieri l’Iran ha registrato il record di 200 morti. Il numero totale di decessi sale così a 11.931, un incremento da imputare – secondo il ministero della Sanità – al comportamento della popolazione a cui non era stato imposto un vero lockdown, pur avendo limitato l’accesso ai luoghi di culto e agli eventi sportivi.

Per questo, da domenica scorsa in Iran è obbligatorio indossare la mascherina nei luoghi pubblici e negli spazi chiusi.

Nove le province (su 31) individuate come zone rosse, mentre un nuovo focolaio è scoppiato in un’area dove nei giorni scorsi erano stati celebrati diversi matrimoni.

A causa della nuova ondata di Covid-19, le autorità iraniane hanno sospeso i visti turistici. E potrebbe saltare anche il campionato di calcio, interrotto per quattro mesi e riavviato il 25 giugno: sono 12 i calciatori risultati positivi al Covid-19 nell’Esteghlal, la squadra di calcio della capitale Teheran che fino allo scorso dicembre era stata allenata da Andrea Stramaccioni.