Sopravvissuti all’horror vacui della platea vuota con il curioso monologo di Fiorello sui braccioli «liberati» dalle terga di prezzolati vip, Amadeus e l’entourage Rai fanno i conti con i dati della prima serata che registrano un calo di cinque punti di share rispetto all’edizione di tredici mesi fa. In mezzo il Covid e – forse – una diversa modalità del pubblico nell’approccio con il piccolo schermo grazie all’ascesa irresistibile delle piattaforme.
Così, obtorto colto, il direttore di Rai 1 Stefano Coletta si sofferma sul calo «fisiologico, rispetto al febbraio 2020 c’era un milione e mezzo di spettatori in meno» anche se definisce il dato «comunque positivo». Sottolinea piuttosto il ringiovanimento del pubblico: «con oltre il 71 per cento di share sulle ragazze di 15-24 anni e quasi il 64% su questo target in generale». Un risultato «legato anche alla scelta del cast di cantanti effettuata da Amadeus». Sui social «è la serata del festival più commentata di sempre, con oltre il 30% in più sulla scorsa edizione specie du Instagram e Twitter». Ha pesato, per Coletta, «l’assenza del pubblico, che alla fase che stiamo vivendo, ma sul piano dialogico tra i due conduttori per la prima volta non c’era il terzo elemento che fa da contrappunto costante: una difficoltà enorme, superata brillantemente», sottolinea.

NELLA GIORNATA ha tenuto banco anche il caso Irama, rientrato in gara con un escamotage di Amadeus avallato da Rai e Fimi, nonostante la quarantena a cui è sottoposto per via di due suoi collaboratori positivi (lui è per negativo). In gara è andata la sua esibizione di prova di lunedì registata con l’orchestra. «Da una parte sono grato e riconoscente che Amadeus mi abbia teso la mano in un momento di difficoltà, ma dall’altra sono mortificato e dispiaciuto perché ci tenevo a esibirmi sul palco», – spiega Irama in una conferenza zoom confinato nella sua stanza d’albergo. «Dietro la performance dal vivo c’è un grande lavoro. Ci tenevo a giocarmi in maniera sana questo festival». Dispiacere anche per oggi, quando nella serata delle cover avrebbe portato Cirano di Francesco Guccini. «C’è una intro che porta la firma di Guccini e sarebbe stato molto emozionate vivere quel momento in diretta». Seppure in gara il festival dovrà dunque guardarlo dal piccolo schermo. «E quel momento dal vivo non me lo darà indietro nessuno».
La terza serata con i cantanti per l’appunto alle prese con le cover di brani italiani – curiosi di sentire i Maneskin accusati di presunto plagio per il brano in gara Zitti e buoni, ma una perizia lo esclude, alle prese con Amandoti dei CCCP insieme a Manuel Agnelli. Cover e molti duetti: vedremo fra gli altri Rettore, Bravi, Silvestri, Bersani e Pinguini Tattici Nucleari. Ad affiancare Amadeus e Fiorello sul palco la top model Vittoria Ceretti, ospiti l’allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic che raggiunge l’«amico» Ibrahimovic, e i Negramaro impegnati in un omaggio a Dalla.