Oggi è la Giornata internazionale del rifugiato, promossa dalle Nazioni Unite e celebrata in tutto il mondo. Ma, negli ultimi anni, non c’è proprio nulla da festeggiare.

Le persone costrette a lasciare le loro case, dice l’Unhcnr, aumentano anche nel 2018: 2,3 milioni in più, la cifra più alta mai registrata dal dopo guerra ad oggi. E si tratta di un numero certamente sottostimato. Ma la tragedia, in questa situazione così drammatica, è che ad accogliere i profughi siano i più fragili, i Paesi più poveri del mondo.

Sempre più sbarrate sono le frontiere dei Paesi ricchi, dove, sulla pelle dei rifugiati, si costruiscono fortune elettorali e carriere politiche. Sempre più restrittiva la legislazione e le politiche dei Paesi del ricco nord, volte a cancellare il diritto d’asilo, negando a queste persone il diritto di muoversi. Assistiamo a una nuova forma di colonialismo: dall’esternalizzazione delle frontiere, all’uso dell’esercito e dell’industria della sicurezza per bloccare i flussi lontano dalle nostre città.
Iniziative che non solo cancellano la civiltà del diritto, ma che negano i diritti umani e combattono chi tenta di rispettarli.I rifugiati, su 70,8 milioni di persone di cui si occupa l’Unhcr, sono 26 milioni. Mezzo milione in più rispetto al 2017. Gli altri sono richiedenti asilo (3,5 milioni) e, soprattutto, sfollati interni (41,3 milioni).

Tra i primi 10 Paesi che ospitano rifugiati nel mondo, l’Ue è rappresentata solo dalla Germania, con poco più di un milione di rifugiati presenti. Diversamente da quanto afferma chi fa propaganda, di fronte a un consistente aumento di persone in fuga nel mondo, l’Ue è all’ultimo posto come meta raggiunta. E in questo quadro, l’Italia occupa le ultime posizioni. Nei primi 10 Paesi per rifugiati accolti in percentuale sulla popolazione, su scala mondiale, ci sono solo due Paesi europei, Malta e Svezia. Anche questo dato spiega meglio di altre analisi quanto sia strumentale e cinico l’atteggiamento italiano, che vuole rappresentarsi come vittima dell’egoismo degli altri Paesi Ue. Oggi però c’è una grande opportunità rappresentata dalla ampagna nazionale Io Accolgo (www.ioaccolgo.it) promossa da un gruppo di 46 organizzazioni, alla quale hanno già aderito centinaia di associazioni e migliaia di cittadini e cittadine. Una campagna che consente di schierarsi. Oggi appendete una coperta termica – quelle usate per proteggere i naufraghi – ai vostri balconi, legate un nastrino dorato allo zaino o ai capelli. Siamo già in tanti e se molti altri aderiranno alla campagna potremo finalmente dimostrare che c’è una parte maggioritaria di questo Paese che non vuole arrendersi all’odio e alla barbarie.