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Intelligenza artificiale: il mistero del licenziamento di Sam Altman

Intelligenza artificiale: il mistero del licenziamento di Sam AltmanSam Altman – Ap

Stati uniti Il consiglio di amministrazione, senza alcun preavviso, ha silurato il Ceo di OpenAi, la società della Silicon Valley dietro Chat Gpt diventata miliardaria proprio grazie a lui

Pubblicato 10 mesi faEdizione del 19 novembre 2023

L’amministratore delegato di OpenAi, la società che ha prodotto il chatbot ChatGpt, Sam Altman, ha perso la fiducia del consiglio di amministrazione ed è stato licenziato dall’azienda.

Nel comunicato con cui è stata resa nota la notizia di legge che l’azienda «ha concluso che (Altman) non è stato costantemente sincero nelle sue comunicazioni con il consiglio, ostacolando la capacità di quest’ultimo di esercitare le proprie responsabilità». Ora la nuova Ceo ad interim è Mira Murati, in precedenza Chief technology officer, mentre OpenAi cerca un sostituto a tempo pieno.
Altman non è solo ad imboccare l’uscita: anche Greg Brockman, co-fondatore e presidente della società di Silicon Valley, lascerà il suo ruolo di presidente del consiglio di amministrazione.
Le notizie sono arrivate senza preavviso: solo pochi giorni fa, il 16 novembre, Altman, che molti consideravano il leader della fiorente rivoluzione dell’intelligenza artificiale, aveva preso parte al vertice della Cooperazione economica Asia-Pacifico di San Francisco, e seduto fra i dirigenti di Meta e di Google, aveva parlato a centinaia di leader aziendali e governativi, sottolineando come l’uso e lo sviluppo responsabile dei sistemi di intelligenza artificiale siano strumenti in grado di aiutare a risolvere i problemi più urgenti dell’umanità. «In questo momento come specie siamo sulla strada dell’autodistruzione – aveva detto Altman – Abbiamo bisogno di nuove tecnologie se vogliamo prosperare per decine, centinaia di migliaia e milioni di anni ancora».
Questo sguardo rivolto al futuro lontanissimo tutto faceva pensare tranne che a un cambio di guardia al vertice della società in cui Altman era entrato nel 2020 dopo aver lasciato il ruolo di presidente presso l’azienda Y Combinator. Dalla casa madre di ChatGpt non sono arrivate risposte alle richieste di dettagli, ma secondo un post su X (ex Twitter) di Brockman, sembra che Altman giovedì sera abbia ricevuto un messaggio da uno dei cofondatori di OpenAi e venerdì a mezzogiorno gli sarebbe stato comunicato il suo licenziamento.
La stessa Microsoft, che ha investito miliardi di dollari in OpenAi e ne è il partner più importante, è stata colta di sorpresa: stando a quanto riportato da Axios, la società è venuta a conoscenza della cacciata di Altman solo un minuto prima che la notizia diventasse pubblica.
Sempre su X Altman ha scritto: «Vi amo tutti. Oggi è stata un’esperienza strana in molti modi, ma inaspettata: è stato un po’ come leggere il proprio elogio funebre mentre si è ancora vivi».
OpenAi è diventata in breve una realtà imprescindibile nel mondo della tecnologia, grazie alle capacità sorprendenti di ChatGpt, in grado di risolvere problemi complessi, nel campo dell’intelligenza artificiale, elementi che hanno innescato una corsa tra le grandi aziende tecnologiche nell’ambito dell’Ia.
Un analista di Gartner Research, Arun Chandrasekaran, alla Cnn ha definito «scioccante» il siluramento di Altman, visto il suo enorme contributo alle ricerche sull’intelligenza artificiale e la crescita esponenziale di Chat Gpt, e dopo l’annuncio del licenziamento sono iniziati ad arrivare i messaggi pubblici di vicinanza e gli attestati di stima per Altman.
Su X Eric Schmidt, ex amministratore delegato di Google, ha scritto «Sam è un eroe per me. Ha costruito un’azienda dal nulla fino a  farle raggiungere un valore di 90 miliardi di dollari, e ha cambiato per sempre il nostro mondo. Non vedo l’ora di vedere cosa farà dopo. Io e miliardi di persone trarremo beneficio dal suo lavoro futuro: sarà semplicemente incredibile. Grazie per tutto quello che hai fatto per tutti noi».
Poco dopo tre ricercatori di alto livello di OpenAi, e sviluppatori di ChatGpt, si sono dimessi.

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