È stato inquisito per omicidio preterintenzionale il soldato israeliano che venerdì scorso ha ucciso un palestinese disarmato, Eyad Hamed, nei pressi di un checkpoint a Silwan (Ramallah). Le indagini sono svolte dalla Divisione di Investigazione Criminale dell’Esercito che avrebbe già accertato che Hamed non costituiva alcun pericolo quando è stato colpito. Il militare ha detto di aver sparato per fermare Hamed dopo che il palestinese aveva continuato ad avanzare verso i soldati senza fermarsi all’alt che gli era stato intimato. Ha detto di aver rispettato le procedure stabilite dai comandi militari e di aver percepito una situazione di grave pericolo. Hamed però sarebbe stato colpito alla schiena e ciò contrasta con la versione fornita dal militare di cui non si conosce l’identità. L’eventuale incriminazione del soldato con ogni probabilità susciterà forti reazioni contrarie nell’opinione pubblica israeliana che già protesta contro il processo che vede sul banco degli imputati il sergente Elor Azaria, che lo scorso marzo a Hebron uccise a sangue freddo un attentatore palestinese ferito, a terra e non in condizione di nuocere. Intanto l’Anp del presidente Abu Mazen accusa le autorità americane di non aver aperto bocca sull’uccisione di Hamed, in possesso di un passaporto statunitense. (mi.gio)
Inquisito soldato israeliano che ha ucciso palestinese disarmato
Israele/Territori Occupati. Il militare afferma di aver sparato perché Eyad Hamed, 38 anni, non si era fermato all'intimazione di alt. Sembra però che il palestinese sia stato colpito alle spalle
Israele/Territori Occupati. Il militare afferma di aver sparato perché Eyad Hamed, 38 anni, non si era fermato all'intimazione di alt. Sembra però che il palestinese sia stato colpito alle spalle
Pubblicato 7 anni faEdizione del 30 agosto 2016
Michele Giorgio, GERUSALEMME
Pubblicato 7 anni faEdizione del 30 agosto 2016