Il comandante generale dei Carabinieri Tullio Del Sette è indagato dalla procura di Napoli per favoreggiamento e rivelazione del segreto. L’inchiesta dei pm Henry John Woodcock, Enrica Parascandolo e Celeste Carrano riguarda gli appalti Consip, la centrale unica degli acquisti della pubblica amministrazione. Le carte sono state trasmesse a Roma per competenza territoriale e sono al vaglio del procuratore Giuseppe Pignatone.

A dare la notizia del coinvogilmento di Del Sette è stato ieri Il Fatto quotidiano, spiegando che l’inchiesta riguarda l’appalto «Fm4», la gara di facility management da 2,7 miliardi bandita nel 2004 e suddivisa in diversi lotti, tre dei quali potrebbero essere aggiudicati alla società dell’immobiliarista Alfredo Romeo, che risulta indagato per corruzione: secondo l’ipotesi accusatoria avrebbe consegnato somme di denaro al dirigente Consip Marco Gasparri (anche lui indagato) per ottenere appalti «cuciti su misura». Del Sette avrebbe messo in guardia i vertici della Consip sui rapporti da tenere con alcuni imprenditori, fra i quali appunto Romeo.

Il Cocer dei Carabinieri ha espresso «profonda fiducia e piena solidarietà» nei confronti di Del Sette che, «fino a prova contraria, ha agito nell’interesse delle istituzioni e dello Stato». I 5 Stelle parlano invece di «ombre gravissime» e chiede che Del Sette sia sospeso in attesa dell’esito dell’indagine e che il governo non pensi a una proroga del suo mandato.
Il Consip ha invece spostato dal suo attuale incarico Gasparri e l’azienda – è scritto in un comunicato – «attende fiduciosa gli sviluppi» delle indagini.