Nell’anno più complesso per il mondo della musica, sono stati annunciati in diretta alla Cbs da Los Angeles, le nomination per i Grammy awards, gli Oscar delle sette note. A fare la parte della mattatrice è la superstar Beyoncé: sono ben nove le candidature per la cantante che ha rilasciato il 19 giugno, data della ricorrenza di Juneteenth che celebra l’emancipazione degli schiavi, il suo complesso progetto  Black Parade, ma che non si è fermata lì, firmando la collaborazione con Meghan The Stallion per Savage  e il film Black is King uscito su Disney+. Le nove candidature fanno di Beyoncè l’artista donna con più nominations nella storia dei Grammy: 79 finora, alla pari con Paul McCartney per il secondo posto in classifica dietro Jay-Z che quest’anno ha ottenuto 3 candidature. Black Parade e Savage sono in corsa per il disco dell’anno, la categoria più ambita, assieme a Colors dei Black Pumas, Rockstar di DaBaby con Roddy Ricch, Say So di Doja Cat, Everything I Wanted di Billie Eilish, Don’t Start Now di Dua Lipa e Circles di Post Malone. Le sei nominations della Swift ne includono cinque per Folklore, l’album campione di vendite durante il lockdown. Ha ottenuto la sua prima candidatura il gruppo K-pop BTS, nella categoria miglior gruppo/duo pop. Una nomination è andata anche alla mezzosoprano Cecilia Bartoli per Farinelli: la mezzosoprano italiano ha vinto in passato cinque edizioni dei Grammy, l’ultima volta nel 2011. Nella categoria, miglior album rock a contendersi il Grammy saranno: A Hero’s Death dei Fontaines D.C., Kiwanuka diMichael Kiwanuka, Daylight  di Grace Potter, Sound & Fury diSturgill Simpson e The New Abnormal degli Strokes. Il 31 gennaio la cerimonia dove verranno annunciati i vincitori.