Via la legge che impone alle donne sudanesi come vestirsi e comportarsi in pubblico. L’annuncio, con tanto di pensiero a coloro che hanno «subìto atrocità» per questo, è di Abdalla Hamdok, premier del governo transitorio nato dall’accordo tra militari e società civile. È anche un tributo al protagonismo femminile fatto registrare durante la lunga mobilitazione che ha portato alla svolta in Sudan (nella foto, una partecipante al corteo che si è tenuto a Khartoum il 25 novembre nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne).

L’esecutivo ha inoltre annunciato la decisione di sciogliere il National Congress (Ncp), partito dell’ex presidente Omar al Bashir.