Sono passati 20 anni dalle 7.25 di quella mattina quando, Giuseppe Qrancuadrano e il boss Nunzio De Falco, oggi riconosciuti come i killer del padre anticamorra esplosero 5 colpi, due alla testa, uno al voto, al collo e alla mano. Il prete muore senza poter essere soccorso. Don Giuseppe Diana era nella sua chiesa d San Nicola di Bari a Casal Di Principe, come sempre, nonostante le minacce, per dire messa. Ieri per ricordare Peppino, come veniva chiamato dalla sua gente, quella stessa chiesa era gremita, con centinaia di persone costrette, per la ressa, ad attendere anche fuori. Una lunga omelia ha ricordato i momenti salienti della vita di un uomo che ha dato tutto ciò che aveva per ridare dignità alla sua terra. Sono risuonate quelle parole che gli sono costate la sua condanna a morte: «Per amore del mio popolo non tacerò».

Era il natale del 1991 e lui aveva preparato un documento contro i casalesi che dettavano legge in quei luoghi. Ma è la sorella Marisa a prendere parola e a riportare speranza alla folla di Peppino: «Nessuno si è dimenticato di te. Hai dato amore e poi la vita per il tuo popolo e ora il tuo popolo ti ricorda». Dopo la funzione in 10mila a Casal di Principe e 5 mila a Pomigliano hanno dato vita a un corteo che in queste terre è sempre visto come un’intrusione. Ad aprire la manifestazione lo striscione colorato con la scritta: «Venti di cambiamento», portato dagli studenti del luogo dell’Itc Carli, e ancora quello «Per amore del mio popolo» sostenuto dagli appartenenti alle diocesi di Acerra. In molti hanno scandito lo slogan: «Don Peppe, uno di noi», tra le lacrime di gioia dell’anziana donna, salutata anche da Rosy Bindi e da don Luigi Ciotti. La lunga camminata è quindi proseguita fino al cimitero.

Domani si darà il via anche alle iniziative per la 19esima giornata memoria delle vittime della camorra voluta da Libera. Coinvolto questa volta anche papa Francesco che venerdì parteciperà in Vaticano a una veglia di preghiera. Quest’anno la marcia silenziosa per i caduti innocenti si terrà sabato a Latina.