Sono arrivati ieri, a Lima, in Perù, i delegati – circa 4.000 – provenienti da 195 paesi per la Cop20 sul clima. Fino al 12 dicembre, nella capitale peruviana i delegati si confronteranno sugli impegni e sulle strategie di contrasto ai cambiamenti climatici nell’ambito dei negoziati Onu. Al centro dei dibattiti della ventesima Conferenza, vi saranno le misure da prendere in materia di riduzione delle emissioni di gas serra, sulla base degli impegni assunti di recente da Stati uniti e Cina, i maggiori inquinatori del pianeta. Sul tavolo, anche la nascita di un Fondo verde per aiutare i paesi poveri e le promesse dell’Europa.

Il quadro è quello fissato dall’ultimo rapporto Onu che intende impedire un aumento della temperatura planetaria superiore ai 2°. E per questo è necessario accrescere la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili dall’attuale 30 all’80% entro il 2050. Il vertice è l’ultimo prima di quello, decisivo, di Parigi, che si terrà nel 2015 e durante il quale si spera venga firmato un nuovo accordo internazionale a sostituzione di quello di Kyoto. Al centro dei negoziati, anche la questione della deforestazione: le emissioni derivanti dai processi di deforestazione, nel 2013 hanno raggiunto la cifra di 3,3 miliardi di tonnellate, pari all’8% delle emissioni totali. Secondo il Global Carbon Budget, entro la fine del 2014, la quantità di emissioni raggiungerà i 40 miliardi di tonnellate di Co2, il più alto livello di emissioni toccato nella storia umana.