Perché secondo voi dobbiamo ricopiare dieci volte: «In palestra si fa silenzio e si ascolta il maestro»? Perché col maestro di ginnastica oggi non siamo stati bravi?
“Per me non siamo stati bravi perché poi lui ha chiesto se eravamo della scuola materna o eravamo già in prima elementare”. “Abbiamo fatto troppa confusione”. “Nessuno sapeva fare la capriola”. “Secondo me i maschi sono stati un po’ monelli”. “C’era troppa confusione, a me facevano male le orecchie”. “Dobbiamo scriverlo perché abbiamo fatto troppa confusione e nessuno ascoltava l’esperto di ginnastica”. “Lui si stava arrabbiando molto”. “E’ vero, lui ha urlato più forte di noi”. “Perché non riuscivamo a metterci in cerchio e a fare il girotondo”. “Perché ognuno correva dove voleva”. “Perché qualcuno è caduto e poi si è fatto un po’ male”.
Ma avete capito perché in palestra bisogna fare silenzio e ascoltare il maestro? Lo ha spiegato molto bene anche lui, oggi.
“Perché se tutti parlano e urlano non si capisce niente, non si capisce il gioco, la regola del gioco”. “Perché a fare casino tutti insieme c’è troppo caos”. “Il maestro ha detto che se parliamo troppo forte e tutti insieme perdiamo del tempo e ci divertiamo meno”. “Io non sopportavo quando qualcuno in palestra faceva il pazzo”. “Perché se tu non lo ascolti, dopo lui si offende”. “Perché i bambini non possono fare tutto quello che vogliono”. “Perché dopo ci facciamo male”. “Perché se tutti parlano, c’è una confusione così grande che non si capisce cosa dice il maestro e così nessuno capisce niente e non si gioca mai a niente”. “Perché se non fai silenzio non riesci ad ascoltare”. “Perché parliamo noi o parla lui”.
Sapete che anche nel calcio, nella pallacanestro, in tutti gli sport, non si può parlare? I giocatori non possono parlare? Solo il capitano può parlare…
“Io non lo sapevo”. “Anche il mio allenatore di calcio me lo ha detto, Giuseppe. Solo il capitano. Oppure quando fai goal. Quando fai goal puoi gridare evviva o goal”. “Per me è giusto altrimenti tutti fanno confusione e strillano come matti”. “Poi ci sono i tifosi che già urlano, se dopo urlano anche i giocatori!” “E’ giusto perché se parliamo tutti dopo l’esperto di ginnastica non vuole più venire nella nostra scuola a insegnarci i percorsi e i salti e i giochi con la palla e insomma, dopo non viene più”.
Sapete che mi avete fatto vergognare? Chi mi sa dire perché?
“Perché forse lui ha pensato che sei anche tu il nostro maestro e non ci hai insegnato bene?” “Perché ti sei vergognato di noi”. “Perché se eravamo bravi non ti vergognavi”. “Perché sei il nostro maestro”. “Forse perché non ci avevi insegnato ancora a fare la capriola”. “Forse perché non sapevamo allacciarci le scarpe? Io l’ho detto a mio papà e a mia mamma e dopo lui me lo insegna, me lo insegnano, quando un giorno hanno tempo”. “Perché ci abbiamo fatto una brutta figura”. “Perché abbiamo fatto un po’ la figura dei bambini piccoli che non capiscono. Come dei bambini della scuola materna, invece adesso siamo alla scuola elementare, alla scuola della classe prima elementare. Lo scorso anno eravamo alla scuola materna”. “Maestro, secondo me se lui viene anche la prossima volta, noi possiamo essere più gentili”. “Più silenziosi, è vero. Più ascoltatori”. “Anche secondo me, anche perché in palestra dopo rimbombano tutte le voci”. “È vero, rimbombano anche i passi!!”