Dall’innalzamento del salario minimo alla svolta sulle rinnovabili, dal tetto sugli affitti alle nuove regole su aborto e identità di genere, fino alla nuova legge di cittadinanza per gli immigrati, legalizzazione della cannabis e giro di vite contro l’estremismo.

Nelle 177 pagine dell’accordo di coalizione fra Spd, Verdi e liberali presentato ieri a Berlino sono fissate nero su bianco tutte le misure del nuovo governo “Semaforo” vincolanti per l’intera legislatura. Tra le molte luci e più di qualche ombra, come il clamoroso via libera ai droni armati per la Bundeswehr e l’assenza di nuove tasse su emissioni e combustibili fossili.

Confermata la parità di genere nell’esecutivo e, nonostante Olaf Scholz abbia tenuto a precisare che ufficializzerà i suoi ministri «non prima del 4 dicembre», sono sicure la sua poltrona di cancelliere come quella di ministra degli Esteri per Annalena Baerbock, Finanze per Christian Lindner (Fdp) e la doppia delega Economia e Protezione del Clima per Robert Habeck (Verdi) che sarà anche vice-cancelliere.

Ma sono date per chiuse anche le trattative per gli altri incarichi di cui si è discusso fino a ieri mattina. Spiccano Hubertus Heil (Spd, Lavoro e Sociale), Bettina Stark-Watzinger (Fdp, Formazione), Marco Buschmann (Fdp, Giustizia) e Volker Wissing (Fdp, Trasporti). Il ministero della Salute, che nessuno voleva, sarà probabilmente affidato a Petra Köpping (Spd) mentre Katrin Göring-Eckardt (Verdi) si avvia verso il dicastero della Famiglia e uno dei Grünen tra Steffi Lemke e Anton Hofreiter andrà all’Ambiente. Per le altre poltrone è stata invece stabilita la spartizione politica: Agricoltura ai Verdi; Difesa, Interno ed Edilizia a Spd, mentre sulla pandemia verrà creata «una speciale squadra permanente»
«Il Semaforo sta in piedi» scandisce soddisfatto Scholz promettendo un governo «paritetico» fra Spd, Verdi e Fdp, mentre Habeck plaude all’accordo che «rivoluziona il modello di sviluppo dimostrando la compatibilità tra prosperità e protezione del Clima». Sulla stessa linea Baerbock conferma «il nuovo paradigma basato su neutralità climatica e giustizia sociale», al contrario di Lindner, già nelle piume di falco delle Finanze, che avverte i partner Ue: «La Germania sarà il garante della stabilità finanziaria, oltre che del libero mercato e della Nato». Insieme hanno definito il compromesso sui temi-chiave valido fino al 2025.

LAVORO E SUSSIDI SOCIALI

Il salario minimo passerà da 9,6 a 12 euro l’ora ma «una commissione di lavoratori e imprenditori sarà delegata a valutare ulteriori aumenti». In parallelo verrà varato il reddito di cittadinanza che sostituirà l’attuale reddito di base. Per i primi due anni la misura non sarà legata allo stato patrimoniale dei beneficiari, come prevede l’attuale norma sugli aiuti statali per mitigare la crisi economica causata dalla pandemia. Si aggiunge all’accorpamento di kindergeld (contributo per i figli), assegni familiari e sussidio Hartz IV in un unico «assegno di base». L’obiettivo è «ridurre la povertà infantile fissando i diritti dei bambini nella Costituzione». In arrivo anche il tetto sugli affitti nelle aree soggette a speculazione immobiliare: potrà crescere solo dell’11% ogni tre anni (oggi è il 15%). Il nuovo governo promette poi 400 mila nuovi alloggi popolari di cui 100 mila finanziati dallo Stato.

SVOLTA ECOLOGICA E DEBITO PUBBLICO

Approvata l’uscita anticipata dal carbone «idealmente» entro il 2030, il veto alle auto con motore termico nel 2035 e l’obbligo entro 8 anni dell’80% di elettricità prodotta da fonti rinnovabili con almeno 200 Gigawatt dal fotovoltaico. Verrà creato un fondo per la neutralità climatica (fissata al 2045) affidato alla Cassa Depositi e Prestiti, ma «a causa della crisi energetica» non ci sarà l’aumento della tassa sulla CO2 né nuove imposte su benzina, gasolio da riscaldamento e gas.

Al contempo torna il «freno al debito» dal 2023, mentre nel 2022 lo Stato potrà continuare da accendere prestiti «per superare la pandemia e consolidare la crescita economica». Verrà ripristinato anche il fattore di ricalcolo delle pensioni finora congelato: per oltre 20 milioni di tedeschi significa che l’aumento della quota mensile sarà ridotto in vista degli adeguamenti previsti nel 2022.

DIRITTI E DISCRIMINAZIONE

Via libera al voto ai 16enni e nuova legge sulla cittadinanza con procedure semplificate: la naturalizzazione richiederà 5 anni di residenza, anziché 8, o 3 nel caso di meriti nell’integrazione. Accelerate inoltre procedure di asilo e ricongiungimenti familiari «per una politica sull’immigrazione più giusta e moderna» ma ci sarà anche un piano «per favorire i rimpatri e ridurre l’immigrazione irregolare».

La controversa legge sulla transessualità sarà sostituita con «l’autodeterminazione di genere che renderà possibile l’iscrizione all’anagrafe con l’autocertificazione».

Verrà riscritta anche la legge sull’aborto che impedisce ai medici di informare sui metodi di interruzione di gravidanza. Mentre la parola «razza» sparirà per sempre dall’articolo 3 della Costituzione e verrà creato un «Commissariato indipendente per combattere estremismo e bullismo». Infine verrà varata la legge per legalizzare la cannabis a uso ricreativo con la vendita controllata agli over 18 in appositi negozi.