In Francia la circolazione del Covid aumenta: 72 casi su 100mila persone (contro 57 una settimana fa), 10mila persone in più nelle ultime 24 ore, 600 in rianimazione. Oggi, come a marzo, sono gli anziani ad essere i più colpiti nelle forme gravi.

Ieri, dopo più di 3 ore di Consiglio di Difesa, il primo ministro, Jean Castex, ha annunciato una stretta, ma è fuori questione di «mettere tra parentesi la vita sociale ed economica». L’appello è alla «responsabilità individuale», al «civismo» piuttosto che ingiunzioni autoritarie: rispettare i gesti barriera, mascherine, lavarsi le mani. «Il domani dipende da voi», ha detto Castex, di fronte a un virus che «circola sempre di più», dopo il lassismo dell’estate.

Gli anziani sono invitati «a una grande prudenza», ma senza stigmatizzazioni. Per i test, saliti a un milione a settimana (la Francia è al terzo posto in Europa), ci saranno categorie prioritarie – personale sanitario, persone con sintomi, casi-contatto – perché ci sono troppe code e i tempi si allungano per i risultati. Ci saranno più controlli, 2mila assunzioni per il tracing (anche se l’app StopCovid è stata un flop).

42 dipartimenti sono ormai in «zona rossa», con «circolazione attiva» del virus, qui saranno i Prefetti a decidere caso per caso su ulteriori misure restrittive (allarme particolare per Marsiglia, Bordeaux, la Guadalupa). Diminuiscono invece i tempi della quarantena: da 14 a 7 giorni, per essere più realisti, visto che regole troppo severe finiscono per non essere rispettate (e il consiglio sanitario considera che una settimana è sufficiente).

La Svizzera ha deciso ieri di mettere in quarantena – dieci giorni – chi proviene dall’Ile-de-France (regione parigina) e dalla Provenza-Costa Azzurra.