La Casa Bianca, sempre più travolta da una pandemia che non sa gestire, sta cercando di uscirne con un attacco incrociato verso il principale esperto di malattie infettive del Paese, il dottor Anthony Fauci, screditato pubblicamente dai funzionari dell’amministrazione, mentre Trump si muove per sminuire i suoi avvertimenti sulle conseguenze delle mancate risposte alla pandemia.

UN FUNZIONARIO ha dichiarato alla Nbc News che «diverse persone alla Casa Bianca sono preoccupate per il numero di volte in cui il dottor Fauci ha sbagliato». Il funzionario ha poi fornito un elenco di una dozzina di commenti di Fauci risalenti all’inizio della pandemia che si sarebbero dimostrati errati. La stessa dichiarazione è arrivata anche dallo stesso Trump durante un’intervista con Sean Hannity di Fox.
Durante l’intervista Trump ha affermato che «Il dottor Fauci è un uomo simpatico, ma ha commesso molti errori».

Trump sa quanto Fauci sia amato e rispettato dal pubblico americano, e ora lo percepisce come un avversario politico, e non come l’esperto che dovrebbe guidare le sue decisioni per la pandemia.
Trump e l’epidemiologo non si parlano direttamente da settimane, Fauci ha dichiarato di non incontrare Trump dal 2 giugno e di non averlo informato di persona da almeno due mesi; la tensione è cresciuta sotto gli occhi di tutti attraverso interviste e dichiarazioni. Per Trump il tema è ormai oggetto della sua personale campagna politica tesa a diffondere discredito su un avversario, anziché presentare la sua amministrazione impegnata a lottare per contenere una pandemia che ha ucciso più di 135.000 persone in Usa

NEI GIORNI SCORSI Fauci ha contraddetto Trump contestando il fatto che gli Stati Uniti «stiano andando alla grande», e criticando la decisione di alcuni Stati di riaprire troppo rapidamente e di eludere i criteri suggeriti dalla task force riguardo le tempistiche per le riaperture in sicurezza. In una previsione particolarmente allarmante, Fauci ha detto che non si sorprenderà qualora gli Stati Uniti dovessero raggiungere presto la cifra di 100.000 nuovi casi al giorno; si tratterebbe di una cifra che rifletterebbe in modo clamoroso il fallimento totale nel rallentare la diffusione del virus.
Purtroppo pare che le previsioni e le analisi di Fauci non siano sbagliate. Domenica la Florida, Stato fra i primi a rallentare le misure di contenimento, ha registrato 15.300 nuovi casi in un giorno, numero mai raggiunto nemmeno a New York durante il periodo peggiore della crisi.

QUESTE CIFRE sono state diffuse lo stesso giorno in cui, ad Orlando, Florida, incuranti dei contagi, riapriva Disneyworld, mentre proprio nello Stato di New York, dove il governatore Andrew Cuomo si è attenuto scrupolosamente alle linee guida di Fauci, per la prima volta da marzo non si è registrato nessun decesso da Covid.
Venerdì gli Stati Uniti hanno superato per la prima volta i 70.000 nuovi casi di coronavirus a livello nazionale.

Fauci, che lavora col governo federale da decenni, non può essere licenziato direttamente dal presidente, e non ci sono segni che Trump stia cercando di sbarazzarsi del tutto di lui; l’attacco della Casa Bianca appare piuttosto mirato a minare la fiducia del pubblico nei suoi confronti nella speranza che gli americani siano più inclini a credere alla versione ottimista di Trump mentre i contagi salgono e le elezioni di novembre si avvicinano.