Gli Stati uniti hanno registrato per la prima volta più di 4mila decessi in un giorno per complicazioni da Covid-19. Il 7 gennaio il Coronavirus Resource Center della Johns Hopkins University ha riportato 4.085 decessi correlati al coronavirus, portando il bilancio totale delle vittime negli Usa, dall’inizio della pandemia, a 365.882.

Entrambe le cifre continuano a superare di gran lunga il bilancio del virus registrato in altre nazioni. Il numero di infezioni confermate nel paese è di oltre 21,6 milioni, ben più di quello registrato nella seconda nazione più colpita, l’India, 10,4 milioni. La cifra rappresenta circa il 6,5% della popolazione statunitense.

Il picco delle morti arriva dopo il periodo degli spostamenti per le vacanze di natale, avvenuti nonostante gli epidemiologi, i virologi e molti politici locali abbiano avvertito che le vacanze avrebbero potuto portare a scelte pericolose.

In un’intervista con l’emittente radiofonica pubblica NPR, il dottor Anthony Fauci, che diventerà il consigliere medico capo di Joe Biden, ha detto di aspettarsi che le cifre di gennaio peggiorino ulteriormente. «Quando ci avvicineremo alle prossime due settimane di gennaio, probabilmente si vedrà il riflesso dei viaggi intrapresi durante le festività natalizie e delle riunioni di gruppo che di solito si svolgono socialmente durante quel periodo», ha detto Fauci.

Al momento c’è un aumento dei casi e dei decessi sopratutto in Arizona, Texas, Florida e California, dove alcuni ospedali sono sull’orlo del razionamento delle cure.

Un ospedale della contea di Los Angeles, il Methodist Hospital of Southern California, ha ammesso di aver riunito un team di triage che alla fine dovrà decidere il destino dei malati critici. «Il sistema ospedaliero è piegato», ha affermato Cliff Daniels, chief strategy officer dell’ospedale.