Un’ora di colloquio con Enrico Letta al quale ha spiegato le sue ragioni. Poi più di un’ora di silenzio, durante la quale ha meditato le parole giuste per spiegare la sua decisione di dimettersi dall’incarico di ministro. Josefa Idem se ne va, lascia la carica di responsabile delle Pari opportunità, dello Sport e delle politiche giovanili travolta dallo scandalo sul mancato pagamento dell’Imu per una casa di sua proprietà a Santerno, nel ravennate. «Come ministra ho tenuto duro in questi giorni perché in tanti mi avevano detto che questi momenti fanno parte del gioco», ha spiegato. «La persona Josefa Idem, già da giorni invece, si sarebbe dimessa a causa delle dimensioni mediatiche sproporzionate della vicenda e delle accuse aggressive e violente, nonché degli insulti espressi nei suoi confronti». Il presidente del consiglio Letta ha annunciato che già dal prossimo consiglio dei ministri provvederà a distribuire le deleghe della Idem.

Le dimissioni erano nell’aria. E non tanto, o non solo, perché Idem era esasperata per essere finita al centro dello scandalo. Lo stesso Letta domenica era stato chiaro: non applicheremo nessun «doppio standard», aveva assicurato parlando nel programma di Lucia Annunziata. Come a dire che non ci sarebbero stati due pesi e due misure . E così è stato, anche se ieri sera il premier non ha rinunciato a difendere il suo ministro. «Ho preso atto della volontà irrevocabile del ministro idem di rassegnare le dimissioni» ha detto. Sono convinto che emergeranno rapidamente, e in tutta la loro limpidezza, la correttezza e il rigore morale che conosco essere fra i tratti distintivi di Idem».
A Santerno proseguono intanto le indagini sulla casa dove il ministro aveva allestito anche una palestra aperta al pubblico. Gli uffici del comune di Ravenna stanno verificando tutti gli aspetti fiscali, edilizi e commerciali alla ricerca di eventuali irregolarità da trasmettere alla procura di Ravenna, che indaga sull’ex ministro. «Sono sinceramente scosso – ha spiegato comunque il sindaco Fabrizio Matteucci -. Per me Josefa Idem rimane comunque una persona per bene, seria e onesta».

E proseguono anche le reazioni nel mondo politico. Una vicenda che ha diviso anche il Pd, con molti esponenti che nei giorni scorsi hanno chiesto al ministro di fare un passo indietro. «Josefa Idem ha fatto la scelta migliore per se stessa e per il governo», ha commentato il deputato Dario Ginefra, mentre per il coordinatore provinciale di Ravenna Alberto Pagani la vicenda che coinvolge l’ex ministro «non è confrontabile con le accuse con cui oggi (ieri, ndr)è stato condannato Silvio Berlusconi», che «non si dimette da nulla e organizza manifestazioni contro i giudici. Non ci dicano che siamo tutti uguali». Sarcastico infine il commento di Nicola Morra, capogruppo M5S al Senato: «La canoa ministeriale di Josefa Idem si è ribaltata. Le dimissioni del ministro sono un gesto dovuto verso gli italiani che hanno pagato l’Ici prima e l’Imu poi».