Si è conclusa ieri la fase negoziale per il passaggio in affitto degli asset industriali del gruppo Ilva, tra i commissari straordinari del gruppo siderugico, Piero Gnudi, Enrico Laghi e Corrado Carrubba e l’aggiudicatario AmInvestco, la cordata composta dal colosso franco indiano ArcelorMittal e il gruppo italiano Marcegaglia, con Intesa San Paolo come partner finanziario.

L’accordo, siglato a Roma presso il ministero dello Sviluppo economico alla presenza del ministro Carlo Calenda, è stato raggiunto in conformità con quanto previsto dalle regole di gara.
Secondo quanto comunicato dall’azienda, l’intesa soddisferebbe anche tutte le indicazioni prioritarie contenute nel decreto dello scorso 5 giugno, attraverso il quale il Ministero dello Sviluppo Economico ha autorizzato la cessione del complesso aziendale del gruppo Ilva. In particolare, le indicazioni accolte sono relative al livello occupazionale del gruppo, che dovrà essere costituito da almeno 10mila unità; alla riduzione dei tempi della realizzazione degli interventi di copertura dei parchi primari; alle soluzioni a minor impatto ambientale valutando anche l’impiego del preridotto nel ciclo di produzione; alla realizzazione di un centro di ricerca nel sito di Taranto; alla definizione di clausole contrattuali idonee a garantire la piena esecuzione delle obbligazioni, anche nell’ipotesi di limitazioni dell’autorità antitrust.

“Con la firma dell’accordo – hanno commentato i commissari straordinari – Ilva può contare su una proprietà solida, di un leader industriale e competente, che si è impegnata a fare importanti investimenti tecnici, a tutelare l’occupazione ed a realizzare il piano di risanamento ambientale. È stato un processo lungo che ha visto la partecipazione dei lavoratori, del governo, delle istituzioni nazionali e locali nonché delle forze politiche. Si avvierà rapidamente l’attività di bonifica dei siti, utilizzando i fondi trasferiti dalle disponibilità della famiglia Riva”.
Adesso riprenderà la concertazione con i sindacati metalmeccanici sugli esuberi, in quanto l’accordo sui livelli occupazionali è vincolante per la definizione definitiva della gara di vendita.