Con una nota che conferma le difficoltà del neo ministro su una questione così delicata, Luigi Di Maio ha annunciato la proroga della vendita Ilva al 15 settembre. «Mi compiaccio della responsabilità dei commissari (che il M5s inizialmente voleva sostituire, ndr) e prendo atto della volontà di avvalersi della proroga siglata nel contratto senza ulteriori costi per lo Stato». Ilva ha però le casse vuote denunciano i sindacati. «Sto valutando ogni possibile impatto ambientale, sociale, economico e occupazionale legato alle decisioni che dovrò prendere. Sto esaminando le 23 mila pagine», aggiunge Di Maio: «Lo farò con responsabilità, non dimenticando che il M5s ha raggiunto a Taranto risultati straordinari che intende onorare. I tarantini hanno il diritto di tornare a respirare».

La decisione dei commissari Ilva di avvalersi della proroga prevista dal contratto fino al 15 settembre “è compatibile con la disponibilità finanziaria dell’Ilva con cui garantire il pagamento degli stipendi e l’operatività dell’azienda”, precisano fonti vicine ai Commissari straordinari dlel’Ilva.

“Non ci meraviglia la proroga al 15 settembre prossimo delle scadenze in merito alla decisione sul futuro dell’ILVA. Il contratto che doveva rimare segreto per l’ex Ministro Calenda prevedeva all’articolo 27, punto 4, la possibilita’ di prorogare di 90 giorni l’affitto finalizzato all’acquisto. Per quanto riguarda la Fiom rimane fondamentale il merito per poter arrivare ad un accordo. Le questioni ancora da risolvere sono il mantenimento occupazione di tutti i lavoratori diretti e dell’indotto, il piano industriale, l’ambientalizzazione e la bonifica, per far si’ che si possa produrre senza inquinare e salvaguardando la salute dei lavoratori e dei cittadini di Taranto, e l’applicazione dell’accordo di programma di Genova. Per ottenere cio’ e’ necessario che ArcelorMittal cambi in maniera significativa le posizioni fin qui tenute ai tavoli negoziali sui nodi di merito. Le dichiarazioni espresse dal Ministro Di Maio di voler perseguire un accordo con la condivisione delle organizzazioni sindacali sono un altro elemento di cui ArcelorMittal deve tenere conto”, dichiara in una nota Rosario Rappa, segretario nazionale Fiom-Cgil.