Non ha tardato ad arrivare la risposta di ArcelorMittal al vicepremier Di Maio sull’Ilva. Il colosso franco-indiano infatti ha fatto sapere ieri attraverso una nota ufficiale di aver «informato i Commissari straordinari di Ilva che accetta tutte le richieste sostanziali di ulteriori impegni riguardo al contratto di affitto e acquisto firmato nel giugno 2017». Uno sforzo migliorativo che era stato richiesto la scorsa settimana dal ministro dello Sviluppo, che aveva giudicato insufficienti gli impegni di Mittal sul fronte occupazionale e ambientale.

Su quest’ultimo fronte, secondo le prime indiscrezioni, Mittal si impegnerà su 8 precise richieste fatte dal governo tra le quali quasi certamente la definitiva chiusura dei parchi minerali. Si cercherà un accordo anche al tavolo sindacale. ArcelorMittal si è detta ieri disponibile a «supportare» «insieme alle parti interessate, il raggiungimento di un’idonea soluzione da definire nell’eventuale accordo per ciascuno degli attuali dipendenti» di Ilva in Amministrazione Straordinaria entro la scadenza del piano industriale prevista nel 2024. Poi un messaggio al Governo: «ArcelorMittal è fiduciosa che di poter completare rapidamente operazione».