Adesso è guerra di ricorsi sull’Ilva. Il presidente della Provincia di Taranto, Martino Tamburrano (Forza Italia), ha infatti presentato al Tar di Lecce un atto di intervento ad opponendum contro il Comune di Taranto, nel ricorso dello stesso Comune contro il Dpcm sul piano ambientale dell’Ilva.

«L’interesse che giustifica e legittima» l’atto della Provincia – è scritto nel documento presentato al Tar di Lecce a firma dell’avvocato Quinto – è legato alla conservazione degli atti impugnati, che hanno dato nuovo impulso all’attività dell’Ilva di Taranto» grazie al «contemperamento degli interessI coinvolti, sia di quelli ambientali e sanitari, sia di quelli imprenditoriali, salvaguardando adeguatamente i livelli occupazionali, nonché garantendo interventi positivi per fronteggiare l’emergenza ambientale».

La legittimazione della Provincia a intervenire, si legge ancora, «deriva dalla sua rappresentatività del territorio e delle popolazioni ivi residenti», in quanto sono migliaia i lavoratori Ilva e lo stesso ente ha la titolarità nel concedere all’interno dell’Aia i permessi per la gestione delle discariche e dei rifiuti. La Provincia chiede, dunque, al Tar «che il ricorso venga respinto perché inammissibile, irricevibile e comunque infondato in fatto e in diritto». Come non bastasse, in attesa di quanto accadrà nella prossima settimana, lunedì è stato convocato un tavolo istituzionale tarantino in attesa di quello romano.

L’iniziativa è del sindaco di Montemesola, comune della Provincia, Vito Antonio Punzi: nella sede del Municipio sono attesi la Regione Puglia, i Comuni di Taranto, Massafra, Statte e Crispiano, Confindustria e le organizzazioni sindacali allo scopo di tentare di trovare un punto di intesa comune rispetto allo schema di protocollo di intesa sulla vertenza Ilva inviato dai ministri Calenda e De Vincenti l’altra sera agli enti locali, alle associazioni di categoria e ai rappresentanti dei lavoratori.

Ma proprio lunedì il presidente della Provincia chiederà agli altri comuni, ai sindacati e Confindustria, di presentare un altro ricorso al Tar per fermare l’iniziativa di Regione e Comune. Secondo Tamburrano infatti, l’azione dei due enti è spregiudicata e controproducente per la salvaguardia della vertenza Ilva. Che per la Provincia dovrebbe seguire la strada tracciata dal governo, attraverso la sottoscrizione dell’atto d’intesa inviato dai ministri Calenda e De Vincenti a Regione e

Comune, che però stanno lavorando in queste ore a una controproposta sotto forma di accordo di programma che sarà inviato al governo nei prossimi giorni. Dove sono in programma martedì il consiglio regionale, dove si voterà un ordine del giorno di Sinistra Italiana, in cui si chiede il ritiro del ricorso della Regione: lo scorso 1 dicembre non fu votato per mancanza del numero legale dopo cinque ore di consiglio.

Mercoledì a Roma invece, nuovo incontro tra governo, sindacati ed ArcelorMittal per continuare la discussione sul piano industriale. Il tutto in attesa del fatidico pronunciamento del Tar di Lecce, che potrebbe dichiararsi incompetente e rimettere tutto al Consiglio di Stato.