La Camera ha approvato in via definitiva il decreto sull’Ilva: 284 voti a favore, 126 contro (M5S, Sel e Lega Nord) e 50 astenuti (Fdi e Fi).

Secondo il premier Matteo Renzi e il Pd il decreto «fa ripartire la speranza».

Diverso il parere di opposizioni e ambientalisti. Secondo Sel «il decreto viola la Costituzione e il diritto comunitario»: «L’esclusione della responsabilità penale e amministrativa del commissario e dei suoi delegati per le condotte connesse all’attuazione dell’Aia viola il principio di uguaglianza davanti alla legge e quello della responsabilità dei funzionari dello Stato».

Per Legambiente il decreto è «schiacciato sulle esigenze della produzione», mentre per Peacelink «rappresenta una minaccia alla popolazione di Taranto e mette in seria difficoltà la salute dei cittadini e degli operai dell’Ilva, riducendo pesantemente la già debole protezione ambientale».