In un Giappone che, come annunciato nella giornata di ieri, comincerà ad uscire gradualmente dallo stato di emergenza già da lunedì (non in tutte le prefetture), gli effetti economici della pandemia cominciano a manifestarsi anche nel mondo delle arti e dello spettacolo. Sazae-san, la serie animata ancora in corso più longeva della storia, iniziata nel lontano 1969, fermerà le sue trasmissioni settimanali in quanto il lavoro di doppiaggio è stato momentaneamente sospeso. Nel preserale di domenica, la fascia da decenni occupata dall’anime, verranno così mandate in onda alcune vecchie puntate. Un po’ per gli stessi motivi l’emittente nazionale NHK sta riproponendo in queste settimane, al posto dei nuovi episodi dell’anime Kingdom, Conan, il ragazzo del futuro, la serie animata creata da Hyao Miyazaki nel 1978.
Con la televisione sempre più in difficoltà a trovare contenuti, quella giapponese generalista è dominata per lo più da varietà comici con ampio utilizzo di ospiti famosi, Youtube sembra essere il luogo scelto da molti, forse anche per necessità, per esplorare nuove strade creative o semplicemente per veicolare messaggi di speranza. Sempre per restare nel mondo dell’animazione, Suzuki Toshio, produttore e fondatore assieme a Miyazaki e Isao Takahata dello Studio Ghibli, ha diffuso in rete un brevissimo video su come disegnare in quattro mosse Totoro, in modo da rallegrare gli animi della popolazione.

IN AMBITO cinematografico, la più grande catena di cinema nell’arcipelago, la Toho, ha fatto sapere che da ieri sono aperti 15 multiplex, a questi vanno ad aggiungersi altre 9 multisale, per la maggior parte situate in zone provinciali non molto colpite dalla pandemia. Le sale indipendenti, cuore e anima di certo cinema nipponico, dovrebbero riaprire dal primo giugno, molto difficile però che gli spettatori correranno a riempirle, anche se fuori dallo stato d’emergenza, la paura del cotagio resta e lo stesso governo ed i vari esperti hanno caldamente sconsigliato di affollarsi in luoghi chiusi. Si concluderà proprio oggi una raccolta fondi lanciata più di un mese fa per aiutare questi teatri indipendenti, Mini-Theaters Aid ne avevamo scritto qualche settimana fa. Le donazioni hanno superato i 300 milioni di yen (più di due milioni e mezzo di euro) buonissimo risultato che servirà a coprire le spese di base di molti cinema per uno o due mesi, la situazione però non cambierà per chissà quanto tempo quindi o si decidono cambiamenti strutturali nella distribuzione e consumo dei film, o purtroppo molte di queste sale saranno costrette a chiudere.

UNO DEGLI ESPERIMENTI più creativi e riusciti nati dalla pandemia e dal desiderio di aiutare queste sale indipendenti è stato realizzato dal regista Shinichiro Ueda e dal gruppo di attori che nel 2017 aveva sorpreso tutto il mondo con il film campione d’incassi, e con il tempo diventato vero e proprio cult, Kamera wo tomeru na! One Cut of the Dead, in Italia noto come Zombi contro zombi. Ueda e collaboratori hanno infatti creato su Youtube un video di circa trenta minuti che racconta la storia degli stessi personaggi del lungometraggio, regista, attori e assistenti, questa volta alle prese con il lockdown ed impegnati nella realizzazione di un programma fatto esclusivamente in remoto, cioè senza muoversi da casa e senza incontrarsi, usando solamente smartphone e Zoom. Il titolo del video è Don’t Stop the Camera! Remote Operation! si trova su Youtube, dovrebbe venir sottotitolato in inglese fra poco, e benché realizzato per lo più per far passare allo spettatore trenta minuti spensierati, è un altro piacevole esempio di ciò che si può fare con pochissimi soldi ma una buona dose di fantasia.

matteo.boscarol@gmail.com