Lo Squadrone 421 dell’Esercito zapatista di Liberazione nazionale è prossimo a sbarcare in terra Europea, a Vigo, in Galizia, nord della Spagna.

«La Montagna», il veliero partito dalle coste dello Yucatan, ha raggiunto le Isole Azzorre, dove l’equipaggio ha avuto il visto sul passaporto, e poi ha superato l’ispezione della Guardia Civil, a largo della città galiega, e dal tardo pomeriggio di domenica 20 giugno sta aspettando il risultato dei tamponi Covid.

Il tempo è anche quello di un po’ di sano riposo prima di sbarcare, oggi, 22 giugno alle ore 17 e iniziare a «invadere» dal basso e da sinistra l’Europa. L’invasione inizierà con un festa assieme alle centinaia di solidali di tutto il continente. Marijose, transgender zapatista, prenderà parola dopo essere scesa per prima dalla barca.

«Il cielo europeo piange commosso. Le sue lacrime si confondono con quelle che bagnano le guance – abbronzate dal sole, dal mare, dall’angoscia e dall’adrenalina – dell’intrepido Squadrone 421. Nei loro passi, nei loro sguardi, nei loro palpiti, i popoli maya, così dirà la leggenda, hanno attraversato l’Atlantico in 50 giorni e 50 notti, nel loro lungo e accidentato viaggio per la vita. Fuori fa freddo, ma dentro, nella geografia del cuore, qualcosa come un sentimento scalda l’anima. Nelle montagne del sudest messicano il sole sorride e, dall’impianto audio, escono gioiose le prime note di una cumbia», scrive il Subcomandante Galeano, il nome con cui si fa chiamare Marcos dal 2014 dopo il suo cambio di ruolo dentro l’organizzazione, in un testo chiamato Siamo Arrivati e che è stato pubblicato sul sito di Enlace Zapatista, il sito di riferimento dell’Ezln.

È stata proprio la pioggia, con il vento, ad accogliere la delegazione che è riuscita ad avvistare le coste di Spagna e Portogallo solo nella mattina di domenica proprio a causa del clima non ottimale.

A Vigo è presente anche una folta delegazione di Lapaz, l’assemblea nazionale italiana che da ottobre si sta riunendo, per lo più in maniera virtuale, per garantire una solida organizzazione e protezione della delegazione zapatista quando necessario in Europa e quando arriverà in Italia.

Quando arriveranno è la domanda ricorrente. Ancora non si sa. La situazione di stallo a breve potrebbe variare: in Messico la denuncia pubblica del SupGaleano sul razzismo statale che non sta permettendo agli indigeni e alle indigene, che raggiungeranno in aereo l’Europa per sommarsi allo Squadrone, di avere i passaporti per uscire dal paese ha obbligato il presidente Lopez Obrador a garantire che nessuno sarà lasciato senza documento.

Nel comunicato di domenica dello stesso Subcomandante si legge: «Certo, manca lo sbarco, il trasferimento della delegazione aerea, l’organizzazione dell’agenda, gli incontri…e la festa della parola. Cioè, manca tutto». Il che può far intuire che da domani il ruolo dello Squadrone, come ampiamente annunciato, sarà quello di organizzare i prossimi mesi di viaggio.