«Come sindaco di Riace o componente del Consiglio comunale, è attuale e concreto il pericolo che Domenico Lucano possa ripetere reati della stessa specie di quelli già compiuti». Così il Tribunale del riesame di Reggio Calabria nelle motivazioni della decisione con cui ieri ha confermato il divieto di dimora a Riace per Mimmo Lucano, arrestato nell’ottobre scorso nell’ambito dell’operazione «Xenia» all’epoca in cui era sindaco, carica dalla quale è stato poi sospeso. Per i giudici del Riesame Lucano «si muove ed agisce nel Comune di Riace con disinvoltura e abilità sorprendenti, raggiungendo scopi che persegue in spregio assoluto della legge». Per non godere dei privilegi di un eurodeputato, Lucano a rinunciato a candidarsi, nonostante le proposte di diversi partiti. Il processo andrà in aula dal prossimo 11 giugno.