Dopo l’annuncio di Kamala Harris come vice di Joe Biden nella corsa per la presidenza degli Stati Uniti, ActBlue, la principale piattaforma di donazioni del Partito Democratico, ha raccolto 10,8 milioni di dollari in piccole donazioni individuali in sole quattro ore.

Clarke Humphrey, vicedirettore della campagna digitale di Biden, ha affermato che l’ora successiva all’annuncio di Harris è stato il miglior periodo di raccolta fondi per la campagna di sempre, dicendo che l’entusiasmo per la sua entrata in scena è «solo un segno di tutte le grandi cose a venire».

Di certo è il segno di quella che ormai è quasi un’ovvietà: la grande capacità di Harris di raccogliere fondi. Gli investimenti economici nella campagna elettorale Usa giocano in ruolo molto importante, è una macchina complessa che deve spostarsi in un Paese grande come un continente, affittare locali, acquistare materiale, avere quante più basi possibili per fare un lavoro capillare sul territorio, e poi pagare spot pubblicitari, acquistare spazi su i media, lavorare sulla campagna online. Non è una formula matematica quella per cui a più soldi corrisponda la vittoria, ad esempio nel 2016 Trump raccolse molti meno soldi rispetto ad Hillary Clinton, e Michael Bloomberg per la sua campagna elettorale nelle primarie democratiche di pochi mesi fa, ha investito oltre un miliardo perdendo in ogni Stato tranne che nelle isole Samoa americane.

Di certo la capacità di raccogliere donazioni non guasta, e questa dote Harris la possiede, tanto da annoverare tra i finanziatori delle sue passate campagne per la carica di procuratore generale, anche Trump, che nel 2011 aveva donato 5000 dollari e nel 2013 1000, mentre sua figlia, Ivanka, aveva donato 2000 nel 2014. The Donald è solo uno dei notevoli grandi donatori dellle campagne di Harris in California, prima come procuratore distrettuale di San Francisco, poi come procuratore generale, infine per il Senato.

Mentre la base dem si spostava a sinistra, gli elettori del partito sono diventati sempre più critici sul modo in cui il denaro influenza la politica Usa, tema che Bernie Sanders ha evidenziato con grande effetto nella sua sfida del 2016 a Hillary Clinton. (ma.cat.)