«Sono un uomo libero, esco dal Movimento 5 Stelle». L’annuncio di Federico Pizzarotti, «sospeso» dal M5S da tempo, non è esattamente una sorpresa. La storia del lungo addio del sindaco di Parma è la storia di un pezzo del grillismo, del difficile rapporto tra Casaleggio e l’Emilia Romagna, dell’impossibilità di coniugare la tradizione del civismo e della partecipazione col partito liquido pentastellato. «Quando il Movimento è nato eravamo persone libere - spiega Pizzarotti - Volevamo far entrare le telecamere all'interno dei consigli comunali. Adesso siamo quelli dei direttori, nominati, perché nessuno ha avuto la possibilità di candidarsi o di intervenire...
Politica