Centinaia di arrivi in poche ore, l’hotspot dell’isola pieno all’inverosimile, fino a dieci volte la sua capienza, tanto che molti migranti hanno potuto trovare un riparo solo sotto i gazebo allestiti sul molo Favaloro. E il solito allarme, poi abbondantemente rientrato, su presunti casi di contagio da Covid 19.

«La situazione ormai è ingestibile», si sfoga a metà mattinata il sindaco di Lampedusa Totò Martello, dicendosi pronto a dichiarare lo stato d’emergenza. «L’hotspot è al collasso. Se entro oggi non riceverò rassicurazioni da parte del governo sarò pronto a bloccare gli ingressi nella struttura» promette il sindaco, che deve anche stare appresso alle parole del leader della Lega Matteo Salvini che lo accusa di «piangere lacrime di coccodrillo» per quanto si sta verificando, perché quando al Viminale c’era lui gli sbarchi sarebbero stati fermati.

«Nulla di più falso», replica Martello. «L’onorevole Salvini continua a comportarsi da mentitore seriale. Quando era ministro gli sbarchi a Lampedusa sono sempre proseguiti, basterebbe leggere i report del ministero degli Interni per verificare quello che sto affermando».

Ad arrivare sono imbarcazioni autonome, partite per lo più dalla Tunisia. Più di mille persone in pochi giorni, decisamente troppe per l’hotspot di contrada Imbriacola che può accoglierne al massimo 95. Secondo un sindacato di polizia, il Fsp, i test avrebbero evidenziato la presenza di 25 positivi, numero che però non viene confermato dai primi dieci tamponi di verifica effettuati e e risultati tutti negativi.

Nel frattempo in prefettura ad Agrigento viene messo a punto un piano per alleggerire la situazione e trasferite entro oggi 450 migranti. I primi 170 sono stati imbarcati ieri sera su un pattugliatore della Guardia di finanza, mentre altri 80 sono saliti sul traghetto partito sempre in serata per Porto Empedocle. E sempre sul traghetto verranno imbarcate stamattina altre 200 persone. Tutti sono destinati al Cara di Bari, in Puglia.

Si è concluso invece il viaggio dei 107 migranti salvati venerdì dal mercantile Cosmo. La nave è arrivata ieri sera a Porto Empedocle e nel porto ha trovato il personale sanitario pronto per effettuare i test. Tra i migranti ci sono 90 uomini, 12 donne, sette della quali incinte, e due minori, uno di pochi mesi e una bimba di cinque anni.

Per cercare di trovare un accordo che fermi le partenze, domani la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese si recherà in Tunisia, Paese di origine del 35% dei migranti arrivati in Italia (sono 3.988 quelli registrati entro il 24 luglio). Quella che l’attende è però una trasferta resa particolarmente difficile dalla situazione politica del Paese.

In programma ci sono un incontro con il presidente della Repubblica Kais Saied e con il ministro dell’Interno Hichem Mechichi che però nel frattempo potrebbe essere stato sostituito. Dopo le dimissioni avvenute il 15 luglio scorso del capo del governo Elyes Fakhfakn per un presunto conflitto di interessi, ieri sono scaduti i tempi per la nomina da parte di Saied di un nuovo premier al quale spetterà il compito di provare a dar vita a un nuovo esecutivo.