Riad Zaghdane, dell’Unione sindacale di base, ha seguito la trattativa sindacale e le mobilitazioni dei facchini della Gls di Piacenza.

Con lui abbiamo ricostruito la vicenda che ha portato al picchetto in cui è stato ucciso un lavoratore di 53anni, assunto a tempo indeterminato.

Ci racconti perchè è nata la mobilitazione?

Usb ha sottoscritto un accordo il 31 maggio con l’azienda. Questi accordi non sono stati rispettati. Avrebbe dovuto regolarizzare la posizione di tredici lavoratori precari, invece ha preferito operare otto nuove assunzioni. Parliamo dell’assunzione non a Gls ma alla ditta che ha in appalto il lavoro di facchinaggio. Così mercoledì abbiamo indetto un’assemblea interna. Assemblea autorizzata dalle 20.30 alle 22.00 che si è chiusa con la decisione di proclamare uno sciopero fino a fine turno. La decisione è stata comunicata con pec.

E poi cos’è successo?

In pochi minuti è arrivata la digos, che sapendo che se l’azienda non ci avrebbe incontrato entro poche ore avremmo intensificato il livello della protesta, ha operato e spinto l’azienda stessa a incontrarci. Il tavolo è stato convocato dentro un bar a poche centinaia di metri. Si è presentato il presidente del consorzio Natana Doc, Giovanni Attanasio.

E’ l’azienda che assume i facchini?

No. E’ il consorzio a cui è legata e consorziata l’azienda. Seam Srl è la società che gestisce l’appalto e avrebbe dovuto regolarizzare i 13 operai. Che è consorziata con Natana Doc. Attanasio è presidente di quest’ultima.

E l’incontro?

L’incontro è iniziato alle 22.20 ma già verso le 23.40 ci è parso chiaro che non ci fossero margini reali per un intesa. L’azienda ha dato un’interpretazione strana dell’accordo tra le parti. Accordo che parlava di assunzione dopo il 6 giugno. L’unica disponibilità dell’azienda era ridiscutere l’accordo ma non nell’immediato. Abbiamo immediatamente comunicato ai lavoratori che la trattativa non dava esiti positivi. Così lo sciopero si è trasformato in picchetto. Da quel che ci è stato raccontato dagli operai presenti è in questo momento che il tir, spinto da un preposto dell’azienda ad andare avanti, si è mosso e non si è fermato e Abd Elsalam Ahmed Eldanf è stato travolto ed è morto. Abd era il primo dei lavoratori che stava picchettando la strada, per questo è stato coinvolto lui.

E’ la prima volta che capita di vedere i tir avanzare verso i picchetti?

No, già altre volte siamo stati minacciati da tir che paiono accelerare. Ma di solito noi stiamo seduti a terra e quindi il camionista non si muove perché sa che se dobbiamo alzarci e scappare abbiamo bisogno di tempo ed è pericoloso avanzare. Stavolta Abd era in piedi e così probabilmente l’autista ha reagito in maniera diversa. Certamente è stato spinto e incitato da un preposto aziendale.

L’azienda vi ha detto qualcosa?

Sia l’azienda appaltatrice che la Gls sono scappate. Sono spariti.