Julian-Assange

Caduta l’accusa di stupro, per Julian Assange la partita più complicata da giocare è con le autorità americane. Negli Stati Uniti il fondatore di Wikileaks è accusato di attentato alla sicurezza nazionale. Dalla sua, Assange ha solo un pronunciamento dell’Onu, che considera le accuse poco fondate. Il presidente Trump ha più volte dichiarato il suo disinteresse per l’affaire. Assange, tuttavia, durante la campagna elettorale, aveva dichiarato che Wikileaks era in possesso di mail che potevano mettere in cattiva luce i candidati, ma che rinunciava a pubblicarle per non interferire nelle presidenziali. I maligni hanno interpretato la dichiarazione come un messaggio in codice sia a Trump che a Hillary Clinton: chiunque vinca, mi lasci in pace. Con Trump alla Casa Bianca, Assange ha affermato di voler collaborare con le autorità giudiziarie Usa. Viste però le tensioni con il Pentagono e la Fbi, Trump potrebbe tuttavia far proprie le tesi sulla pericolosità di Assange e chiudere le porte ad ogni ipotesi di trattativa. Inoltre, Wikileaks ha dichiarato di essere in possesso di materiali sul Russiagate. Materiali che potrebbe riguardare proprio Donald Trump.