Partito socialista francese ha un uovo volto: Olivier Faure, 49 anni, deputato e capogruppo Nouvelle Gauche all’Assemblée, è arrivato in testa al primo turno delle primarie per la carica di segretario. Lo sfidante, l’ex ministro Stéphane Le Foll, un fedelissimo di François Hollande, ha rinunciato a partecipare al ballottaggio.
Il Ps dà così i primi segni di vita, dopo il crollo delle presidenziali, tra la rinuncia di Hollande a ripresentarsi, il 6,4% del candidato Benoît Hamon nella corsa all’Eliseo di un anno fa (uscito dal partito, ha fondato il movimento Génération-s), l’emorragia di personalità (una parte assorbita dall’area Macron) e la strage di deputati, passati dai 289 della precedente legislatura ai 31 di oggi.
C’erano 4 candidati alle primarie, Faure ha raccolto il 49,7% dei voti, Le Foll il 25,9% (seguiti da Emmanuel Maurel, candidato dell’ala sinistra, al 18,2% e Luc Carvounas con il 6,1%). Faure era il favorito, appoggiato dai big del partito, da Martine Aubry a Jean-Marc Ayrault. La partecipazione degli iscritti alle primarie è considerata una buona sorpresa: mentre tutti pensavano che lo sconforto avesse il sopravvento, quasi 40mila persone hanno votato (su 102mila iscritti). Faure sarà formalmente alla testa del Ps con il congresso del 7 e 8 aprile.
Olivier Faure è iscritto al Ps da quando ha 16 anni, è stato segretario generale dei giovani rocardiani. La sua proposta, «La strada del rinascimento», invita all’unità del partito, per superare la divisione dei tempi di Hollande che ha portato alla disfatta. Ma Maurel ha subito chiuso: «E’ lo statu quo assoluto, nel momento in cui tutto cambia».
Lo spazio politico per un Ps rinnovato esiste, almeno sulla carta: tra la France Insoumise che sembra prigioniera dello spleen di Mélenchon e Macron ormai su posizioni di centro-destra, c’è posto per un’opposizione con proposte socialdemocratiche. Faure, ai tempi di Hollande, aveva presentato emendamenti per correggere alcune delle più controverse scelte politiche di allora, dalla proposta della privazione della nazionalità per i binazionali condannati per terrorismo alla Loi Travail. «Dobbiamo riconquistare la fiducia – ha detto ieri Faure – offrire una visione nuova su cosa il Ps possa offrire al paese». Una buona notizia potrebbe arrivare domenica in Haure-Garonne, dove in una suppletiva il candidato Ps è dato per favorito nel ballottaggio con il candidato della République en Marche.