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Il problema non è solo «Solo»

Il problema non è solo «Solo»

L'impaziente inglese La battuta d'arresto del franchise di Guerre stellari dopo la scarsa performance al botteghino del nuovo spin off

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 23 giugno 2018

Al festival di Cannes è approdato un film proveniente da una galassia molto molto lontana. Solo: A Star Wars story, il terzo film dell’universo di Guerre Stellari a sbarcare sulla Croisette. Nel 2002 ci fu Attacco dei Cloni e nel 2005 La Vendetta dei Sith. E in quanto a qualità «Solo» è più o meno là: il primo film di Guerre Stellari post-Lucas a toccare i bassi livelli dei prequel. Ma è anche il più costoso, con un budget di oltre 250 milioni di dollari. E questa cifra non include il marketing che ha sicuramente aggiunto altri 200 milioni.

Il risveglio della forza è costato almeno 5 milioni in meno e Gli ultimi Jedi ancora meno. Solo non avrà la forza di recuperare i costi astronomici. Fino ad ora il film ha raggiunto 341 milioni di incassi al botteghino, il primo Guerre Stellari dell’epoca Disney a non superare i 500 milioni – e il primo a perdere soldi. Non preoccupatevi però. Disney sta bene – ha qualche risparmio messo da parte – e poi è proprietario di tutti i film della Marvel, perciò…

Ma perché è successo e cosa significa? Anche se Solo non è terribile, è decisamente mediocre. E poi è arrivato dopo Gli Ultimi Jedi che solo cinque mesi prima aveva diviso i fan. E solo dopo 5 mesi? Di solito dobbiamo aspettare almeno un anno prima che esca un nuovo film della serie. E poi abbiamo la telenovela della produzione in cui i registi originali Chris Miller e Phil Lord sono stati licenziati appena una settimana prima di finire la produzione.

Ron Howard ha girato il 70% del film di nuovo, gonfiandone il budget. E siamo stanchi. ‘Franchise fatigue’ è la stanchezza che si rischia quando una storia diventa troppo presente, troppo ripetuta. È per questo motivo che i film di 007 arrivano solo ogni due o tre anni. Ma il problema non è che siamo stanchi di una franchise in particolare ma di tutte le franchise messe insieme. Marvel fa 2 o 3 film ogni anno. In più abbiamo Deadpool e i vari film degli X-Men che non sono ufficialmente della Marvel. Aggiungiamo anche i film di DC: di solito due all’anno – e i sequel di Pixar e i remake dei classici Disney in live action. E ogni film arriva dopo otto mesi di trailer, spot e uno sgocciolio continuo di pubblicità.

Pensavo che il crollo di un film come Solo fosse come la foratura della gomma di un camion con venti ruote – nulla cambia. Guerre Stellari ha un nuovo episodio in arrivo, con altre due trilogie programmate e in più altri film su Boba Fett e Obi Wan Kenobi. Ma mercoledì è arrivata la notizia che la Disney ha fermato tutto per ripensarci. Forse hanno capito che i ribelli vincono anche se sono in pochi. Come diceva Han Solo: «Facciamo saltare quest’affare e andiamo a casa!»

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