Come annunciato, il primo ministro tunisino Ali Laarayedh (nella foto reuters) ha presentato ieri le prorpie dimissioni. «Vogliamo dare un’immagine di una transizione democratica in Tunisia», ha dichiarato Laarayedh – premier per soli 10 mesi – presentando le dimissioni al presidente Moncef Marzouki.
Laarayedh ha lasciato l’incarico all’attuale ministro dell’Industria, Mehdi Jomaa, che ha ora il compito di formare il nuovo governo tecnico che dovrà guidare il paese fino alle elezioni. «Il premier – aveva scritto in una nota precedente alle dimissioni l’ufficio della presidenza tunisina – ha dichiarato che presenterà nel pomeriggio le dimissioni al presidente». La notizia è giunta dopo che nei giorni scorsi, l’Assemblea costituente tunisina è giunta alla nomina di una nuova commissione che avrà l’incarico di monitorare le prossime elezioni. La commissione – la cui nomina ha di fatto conclamato le dimissioni dell’ex premier – risulta composta da nove «saggi», tra giudici, esperti di diritto, finanza e telecomunicazioni. La scelta dei membri della commissione ha costituito un punto chiave dell’accordo raggiunto tra i leader politici rivali per porre fine alla crisi politica a tre anni dalla Rivoluzione dei Gelsomini che ha posto fine all’era di Zine El Abidine Ben Ali. In attesa delle elezioni è ancora al varo la nuova Costituzione delal Tunisia: secondo le ultime notizie, sarebbero stati approvati un terzo degli articoli della nuova Legge fondamentale.