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Il popolo delle tende riparte con un’occupazione

Il popolo delle tende riparte con un’occupazioneA Milano occupato ex cinema Splendor contro caro affitti – Ansa

Casa A Milano riaperto il Cinema Splendor, era abbandonato dal 2007. Il 22 settembre incontro con il sindaco Sala

Pubblicato circa un anno faEdizione del 17 settembre 2023

Gli studenti e i lavoratori che da mercoledì scorso sono tornati con le tende in piazza Leonardo Da Vinci a Milano per protestare contro il caro affitti hanno deciso di occupare gli spazi dell’ex cinema Splendor di viale Gran Sasso. Sono entrati nello stabile al termine di un corteo che era aperto dallo striscione con la scritta «Siamo tende e ci prendiamo un tetto».

Martedì scorso gli attivisti erano tornati nel prato che aveva ospitato la prima protesta. Ieri mattina, in occasione dell’assemblea nazionale contro il caro alloggi e la lotta per il diritto all’abitare che prosegue fino a oggi, si sono spostati al multisala che aveva aperto negli anni Cinquanta e che ha chiuso ormai da quindici anni. «Per questi due giorni le tende resteranno in piazza come simbolo – hanno spiegato – Poi le toglieremo, lasciandone forse qualcuna. Per il momento passeremo le notti qui». Nel frattempo, sulla facciata del palazzo è comparso lo striscione con scritto in rosso ‘Tende in piazza’ e davanti all’ingresso è stato allestito un tavolo, dove gli studenti e gli occupanti incontreranno i cittadini.

L’ex cinema risulta abbandonato nel 2007, ricordano gli occupanti- Che aggiungono: «È un esempio di un ampio spazio che è stato tolto al quartiere e che potrebbe essere riconvertito ad uso della comunità. Vogliamo dargli un nuovo significato, attraverso idee condivise, discusse e combattute». Chiedono «che vengano ristrutturate le case pubbliche e che si smetta di venderle ai privati». Il ministro dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini ha fatto sapere che è stato avviato a maggio «un censimento degli immobili, pubblici e privati non utilizzati, da convertire in studentati. Un lavoro serio concluso l’11 luglio». Secondo la ministra su 80 mila posti censiti ce ne sono 65 mila utilizzabili. «Ci stiamo confrontando sulla creazione di una cabina di regia a Palazzo Chigi in cui anche altri ministeri mettano a disposizione competenze per consentire l’accelerazione», dice Bernini.

Ilaria Lamera, la studentessa che per prima piantò una tenda in piazza Da Vinci la scorsa primavera innescando il movimento di protesta in tutta Italia, racconta il susseguirsi di incontri di questi mesi: «Le istituzioni sembravano molto presenti – sostiene – Ma poi l’unico soggetto che ha continuato a interloquire con noi è stato il Comune. E anche da parte loro non vediamo un impegno serio e concreto».

Il prossimo 22 settembre gli attivisti dovrebbero incontrare il sindaco di Milano Giuseppe Sala. «Ci aspettiamo che ribadiscano le loro proposte – spiegano – Tra queste ci sono il miglioramento del canone concordato e il cosiddetto ’studentato diffuso’. La prima soluzione ci sembra un modo per legittimare prezzi comunque insostenibili. Per lo ’studentato diffuso’ da quanto abbiamo capito mancano i fondi, quindi non è una proposta concreta. Occorre la volontà pubblica: i soldi per ristrutturare vecchie case pubbliche ci sono».

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