Le Capre a Sonagli tornano con un disco che non ti aspetti. Elettrico, elettronico, sperimentale, con qualche ritornello in più e testi meno ermetici. Un concept bello da ascoltare e su alcune tracce anche da ballare. In Cocktail le chitarre elettriche si intrecciano a una base drun’n’bass, e proprio i ritmi di batteria segnano il disco in maniera netta, assieme alla voce, mai banale per effetti e scelte lessicali. Garagara Yagi è il quarto disco del quartetto bergamasco e porta in sé testi più diretti del passato. Le Capre definiscono il loro nuovo progetto: «Un mix impavido con batterie in faccia e pantoni sonori ricercati, il sogno di un incontro tra Gorillaz e CCCP in un live dei Queens Of The Stone Age». La cupezza sonora e gli effetti vocali denotano l’ascolto dei Prodigy in gioventù. Un disco importante, che segna la crescita di una band che qualche anno fa è stata tra le vincitrici di Arezzo Wave e che dall’incontro con Tommaso Colliva (2016) ha continuato a sperimentare ed è cresciuta nella scrittura di canzoni coraggiose ma dirette.