Le Capre a Sonagli tornano con un disco che non ti aspetti. Elettrico, elettronico, sperimentale, con qualche ritornello in più e testi meno ermetici. Un concept bello da ascoltare e su alcune tracce anche da ballare. In Cocktail le chitarre elettriche si intrecciano a una base drun’n’bass, e proprio i ritmi di batteria segnano il disco in maniera netta, assieme alla voce, mai banale per effetti e scelte lessicali. Garagara Yagi è il quarto disco del quartetto bergamasco e porta in sé testi più diretti del passato. Le Capre definiscono il loro nuovo progetto: «Un mix impavido con batterie in faccia e pantoni sonori ricercati, il sogno di un incontro tra Gorillaz e CCCP in un live dei Queens Of The Stone Age». La cupezza sonora e gli effetti vocali denotano l’ascolto dei Prodigy in gioventù. Un disco importante, che segna la crescita di una band che qualche anno fa è stata tra le vincitrici di Arezzo Wave e che dall’incontro con Tommaso Colliva (2016) ha continuato a sperimentare ed è cresciuta nella scrittura di canzoni coraggiose ma dirette.
Il pop delle Capre ha un tocco sperimentale
Note sparse. Il ritorno della band bergamasca con l'album «Garagara Yagi»
Note sparse. Il ritorno della band bergamasca con l'album «Garagara Yagi»
Pubblicato 5 anni faEdizione del 10 aprile 2019
Pubblicato 5 anni faEdizione del 10 aprile 2019