Il Pd proporrà modifiche ai collegi elettorali disegnati dalla commissione tecnica e contenuti nello schema di decreto legge presento dal governo al parlamento. Lo ha anticipato ieri alla camera il relatore Emanuele Fiano, renziano del Pd e già relatore del Rosatellum, la nuova legge elettorale in virtù della quale è necessario procedere alla determinazione dei nuovi collegi.
Nuovi collegi che saranno per la camera 232 uninominali e 63 plurinominali, questi ultimi serviranno a eleggere con metodo proporzionale 398 deputati (in media poco più di sei a collegio); per il senato saranno invece 116 i collegi uninominali e 34 quelli proporzionali nei quali saranno eletti 199 senatori (in media poco meno di sei per collegio).

Il presidente dell’Istat Alleva, che ha guidato la commissione governativa che ha disegnato i collegi, ieri è stato ascoltato dalla commissione affari costituzionali della camera, dove oggi comincerà il dibattito. Che il Pd non sia troppo soddisfatto del lavoro della commissione Alleva era apparso chiaro da subito, da quando il governo per richiesta dei renziani aveva allegato alla proposta tecnica una serie di osservazioni che in parte la smentivano.
Alleva ha spiegato che la commissione ha cercato il più possibile di salvaguardare i collegi introdotti nel 1993 dal Mattarellum per il senato. I 232 collegi uninominali sono stati trasferiti alla camera, mentre i circa cento collegi proporzionali sono diventati gli uninominali del senato. Con alcune modifiche e adattamenti, dovuti ai cambiamenti demografici dell’ultimo quarto di secolo.

Su queste modifiche si concentrano le critiche del Pd. Fiano valuterà «leggeri aggiustamenti per far coincidere le realtà amministrative oggi vigenti» con quelle indicate dal Mattarellum. Se il Pd in particolare non ha gradito il ritaglio dei collegi in Toscana (che riguarda anche Rignano, il comune di Renzi), Alleva ha spiegato che tra i criteri seguiti dalla commissione non c’è solo quello geografico-territoriale ma anche l’esigenza di disegnare collegi coerenti dal punto di vista sociale, economico e culturale. Il che non ha evitato una certa variabilità nelle dimensioni in termini di popolazione residente. Forza Italia ha avvertito Fiano di non provare a «stravolgere» il lavoro della Commissione tecnica: «Sarebbe un fatto gravissimo se il Pd volesse modificare l’assetto ragionato e oggettivo presentato dal presidente Alleva», ha detto il deputato berlusconiano Fontana. E Occhiuto, anche lui di Forza Italia, ha aggiunto: «Al limite si può intervenire solo sui collegi uninominali e non su quelli plurinominali». Oggi Alleva ripete la sua relazione davanti alla prima commissione del senato. Entro giovedì saranno chiare le richieste di modifica delle commissioni. Nei primi giorni della prossima settimana arriverà il decreto definitivo, potrebbe contenere anche una sanatoria per la raccolta delle firme chiesta dalla lista Più Europa.