«Serve aprire un tavolo politico sulle procedure di reclutamento e sulle modalità del concorso straordinario riservato, quanto stabilito in dicembre va riconsiderato alla luce della crisi sanitaria, come si evince anche dal Protocollo sugli ambienti di lavoro firmato proprio oggi (ieri, ndr) tra governo e parti sociali».

Così i senatori dem Verducci e Iori. Il Pd dunque va in pressing sulla ministra dell’istruzione che sul reclutamento degli insegnanti ha annunciato l’imminente pubblicazione del bando di concorso straordinario.

I sindacati hanno detto il loro no in commissione. Lo stesso hanno fatto Pd e Leu in una riunione fra la ministra e i capigruppo. Il rischio è quello di una rottura proprio con i prof che in questi mesi hanno affrontato avanti la didattica a distanza.

Dunque ora il Pd chiede un confronto: «C’è un’emergenza sanitaria con ricadute imprevedibili, non possiamo rischiare che metta a rischio la stabilizzazione dei precari e l’apertura dell’anno scolastico», che dovrà essere, dicono i senatori, «un ‘anno speciale’», «servono nuove norme che non espongano al rischio di contenziosi. Mai come oggi la scuola ha bisogno di certezze. Serve il massimo di condivisione con tutti i soggetti del mondo scolastico. Dal primo settembre tutti gli insegnanti devono poter essere in classe».