L’Anpi avrà i suoi spazi alla festa dell’Unità di Bologna e sarà libera di sostenere le sue posizioni sul referendum costituzionale e distribuire il suo materiale. Per come si erano messe le cose è una notizia, dal momento che appena una settimana fa tra la sezione bolognese dell’Associazione nazionale partigiani e il partito democratico si era arrivati alla rottura. Colpa di dirigenti territoriali democratici troppo zelanti, spiazzati poi dalla retromarcia del Pd nazionale di fronte alla figuraccia dello scontro con i partigiani. Nel frattempo la linea di Renzi è ulteriormente cambiata, ammorbidita, per cui ieri mattina il Pd bolognese nel presentare il programma della festa – rimasto incerto fino all’ultimo – ha specificato che l’Anpi è benvenuta e che potrà persino volantinare per il «No», purché i suoi volontari non si allontanino troppo, ecco, dalle loro postazioni. E l’Anpi bolognese, che una settimana fa aveva annunciato la clamorosa rottura, ha preso atto delle novità e in una riunione dal direttivo provinciale ieri sera (a maggioranza: 17 favorevoli, 4 contrari e 2 astenuti) ha deciso che i suoi banchetti saranno alla festa, che si apre domani al parco nord di Bologna. Come ogni anno.

Non è ancora deciso, invece, se i partigiani accetteranno l’invito di Renzi per un dibattito pubblico. I bolognesi, visto il gran clamore sollevato, si augurano che il confronto possa tenersi proprio al parco nord. Per questo hanno lasciato uno spazio libero in una serata di grande richiamo, sabato 10 settembre (la festa andrà avanti fino al 19). Renzi (41 anni) ha sfidato il presidente nazionale dell’Anpi Carlo Smuraglia (93 anni) a un faccia a faccia davanti alla platea di «una qualsiasi» festa dell’Unità. Si è detto disponibile a un confronto immediato, ma Smuraglia ha deciso di riunire la direzione nazionale dell’Associazione prima di rispondere. La riunione si terrà a Roma la prossima settimana. Anche perché il Pd ha tentato in tutti i modi di mettere in difficoltà l’Anpi sulla questione del No al referendum costituzionale, deciso dai partigiani al recente congresso con 347 voti favorevoli e 3 astensioni. Non si contano i renziani che in questi mesi hanno attaccato la leadership dell’Anpi, sostenendo che, in realtà, i partigiani avrebbero votato per la riforma costituzionale voluta dal governo. I partigiani «veri», ha specificato la ministra delle riforme Boschi. Raddoppiando poi la gaffe, con la frase: «Chi si oppone alla riforma costituzionale sta con CasaPound» che dimenticava, appunto, l’Associazione nazionale partigiani.

Secondo il segretario provinciale del Pd bolognese, «era difficilmente accettabile per noi immaginare una campagna contro le nostre posizioni all’interno della Festa, ma come sempre ciò che accade all’interno dei singoli stand è a discrezione di chi ci sta». Il Pd però si augura che il volantinaggio per il No non si allontani troppo dai banchetti dell’Anpi. Anche se assicura «non controlleremo cosa fanno nel loro stand e certo non siamo lì per fare ispezioni». La presidente bolognese dell’Anpi Anna Cocchi ha spiegato che «la presidenza ha votato all’unanimità per la presenza e il direttivo ha approvato a larga maggioranza la nostra presenza alla Festa del Pd che io ritengo importante. Rappresenta un momento di confronto per il quale ci sentiamo sempre orgogliosi. Faremo ora il punto con il partito per valutare le cose da mettere in campo in questi venti giorni». Alla Festa non mancheranno certo i sostenitori del Sì, prima fra tutti la ministra delle riforme, anzi «ultima» nel senso che le è stato riservato l’onore della serata di chiusura, domenica 18 settembre. A parlare per il Sì a Bologna andrà anche il vice segretario nazionale Lorenzo Guerini, mentre la serata del 10 resta riservata a anonimi sostenitori delle due posizioni: «Le ragioni del Sì e del No a confronto». Ma che possa esserci il il faccia a faccia tra Renzi e Smuraglia appare difficile. Lo riconosce anche il segretario bolognese Critelli: «Sappiamo che bisogna creare condizioni idonee perché l’Anpi nazionale accetti di costruire un dibattito insieme, così come stiamo facendo in questi giorni con l’Anpi locale».