Il viaggio di papa Francesco in Terra Santa comincia oggi, con l’arrivo ad Amman e la visita di cortesia ai reali di Giordania. Il pontefice, che viaggia con due suoi amici di vecchia data, un rabbino ebreo, Abraham Skorka, e un imam musulmano Omar Abboud, celebrerà la messa all’International Stadium e visiterà il sito del Battesimo di Gesù a Betania. Nella chiesa latina incontrerà un gruppo di rifugiati siriani e giovani disabili.

Domani è previsto l’arrivo in elicottero a Betlemme, nei Territori occupati. Vedrà il presidente Abu Mazen e celebrerà la messa e la preghiera del Regina Coeli nella Piazza della Mangiatoia. Pranzerà con alcune famiglie palestinesi, quindi visiterà in forma privata la Grotta della Natività. Subito dopo incontrerà decine di bambini nel Phoenix Center del campo profughi di Dheisheh. In serata è previsto il trasferimento a Tel Aviv e poi a Gerusalemme dove nella sede della Delegazione Apostolica, incontrerà il patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I, con il quale firmerà una dichiarazione congiunta. A seguire, nella Basilica del Santo Sepolcro, si svolgeranno le celebrazioni in occasione del 50esimo anniversario dell’abbraccio tra Paolo VI e il patriarca ortodosso Atenagora.

Lunedì, dopo la visita al Gran Mufti di Gerusalemme alla Spianata delle Moschee e quella al Muro del Pianto, il papa deporrà dei fiori al Monte Herzl e visiterà il Memoriale dell’Olocausto Yad Vashem. Dopo l’incontro con i Gran Rabbini di Israele si recherà dal presidente Shimon Peres. Al centro Notre Dame si svolgerà l’udienza privata con il primo ministro israeliano Netanyahu. Nel pomeriggio andrà alla chiesa del Getsemani. Poi nella sala del Cenacolo celebrerà la messa con gli ordinari di Terra Santa. Infine il trasferimento all’aeroporto di Tel Aviv e il rientro a Roma nella tarda serata.