Il 14 agosto, sorvolando la Cina, in rotta verso la Corea del Sud, il Papa ha salutato Xi Jinping, con benedizioni per il popolo cinese. Di ritorno, sempre sorvolando la Cina, ha dichiarato: «In Cina andrei anche domani…», quello cinese è «un popolo nobile e saggio», la Santa Sede «ha una vera stima per il popolo cinese». Il primo Papa che sorvola la Cina comunista-capitalista con il consenso della Cina e benedice.

In Cina i gesuiti sono di casa, da secoli. E’ tempo che fra Vaticano e Cina si instaurino normali relazioni diplomatiche, oggi favorite dal Papa e da Xi.
Nel mondo vi sono molti venti di guerra, ma vi è anche una iniziativa di pace, di comprensione, di distensione che va favorita.

Nel mondo vi sono falchi e colombe. Purtroppo i falchi prevalgono. Prevalgono le guerre, prevalgono i massacri.

In Cina, com’è noto, vi sono due Chiese cattoliche, quella ufficiale(Associazione patriottica cattolica della Cina), e quella clandestina, fedele alla Chiesa di Roma.

Il maggior contrasto riguarda la nomina dei vescovi, ma si è già instaurato un compromesso: la Chiesa ufficiale nomina vescovi graditi al Vaticano. Un passo avanti. La distensione Cina-Taiwan ovviamente giova all’instaurazione di normali relazioni diplomatiche fra Cina e Vaticano che, fra l’altro, rientrano nel «sogno cinese» della distensione, della mediazione, della dialettica, dell’armonia.

Fermate le guerre, le carneficine: «Vi prego, Fermativi!». Sono parole del Papa. Da ricordare anche la lettera del Papa al segretario generale dell’Onu: rinunciare all’impiego della forza, usare fino in fondo la diplomazia, gli Stati rispettino il diritto internazionale. Il rispetto del diritto internazionale: un problema centrale.

Il Papa viene dall’America Latina. America Latina e Cina sono in ottime relazioni. Il Brasile è parte dei Brics e i Brics non vogliono le guerre, le contrastano. Non le vuole neanche il «cattivo Putin». Il «cattivo Putin» si muove, agisce perché teme che sia minacciata la sicurezza della Russia. Non intende dominare, come dicono i falchi occidentali, intende non essere dominato.

Il primo anno di pontificato di Papa Francesco è stato analizzato dall’Economist (Pope Francis’s first year, The Economist 8.3.2014). Fede, speranza, i cittadini devono obbedire alla propria coscienza. L’Economist ricorda la dottrina sociale della Chiesa: la «De Rerum Novarum» del 1891 che critica il capitalismo rapace.

«Non lasciatevi sedurre dalla ricchezza», dice il Papa ai capitalisti occidentali in una vignetta sull’Economist. «Blasfemo», rispondono i capitalisti in coro (The Economist 21.12.2013). Capitalismo ed etica sociale della Chiesa non vanno d’accordo. Amore del prossimo e lotta per l’eguaglianza possono andare d’accordo. La Costituzione italiana ha tentato la sintesi, mettendo al centro del suo discorso la persona umana.

Individuo e persona. Individualismo possessivo e persona. Sul valore persona umana è incentrata anche la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea non a caso lasciata dall’Ue sulla carta. L’individualismo possessivo è proprio della cultura anglosassone che domina l’Europa.